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Interpello dei nuovi investimenti: la guida delle entrate

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Oltre alle imprese, possono presentare istanza di interpello su nuovi investimenti anche i soggetti non commerciali, investitori privati che finanziano nuove attività o entrano nel capitale di imprese esistenti con somme pari ad almeno 30 mln di euro: è uno dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate in relazione alla nuova possibilità introdotta dalla Riforma Fiscale, che consente di avere un parere preventivo dal Fisco sulle regole applicabili. La circolare 25/E contiene tutti i chiarimenti sull’ambitoapplicativo dell’articolo 2, decreto legislativo 147/2015  (Internazionalizzazione).

L’attività in cui si investe deve essere ricompresa nelle seguenti tipologie:

  • nuova attività economica, anche attraverso la partecipazione a gare pubbliche,
  • ampliamento attività economiche esistenti, con conseguente adeguamento della struttura aziendale (produttiva, commerciale, amministrativa);
  • diversificazione produzione di un’unità produttiva esistente, incidendo su scala o dimensione dell’attività oppure sul bene, prodotto o servizio erogato;
  • ristrutturazione attività economica esistente, per consentire il superamento o la prevenzione di una crisi;
  • partecipazioni d’impresa.

Fonte (circolare agenzia delle entrate)

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