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Dal Territorio

Voucher: Novità e Sanzioni

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I “voucher” o buoni lavoro sono la forma di pagamento del lavoro accessorio, una particolare prestazione lavorativa. Sono nati per la retribuzione dei lavori stagionali in agricoltura. Poi sono stati estesi e dal 2012 sono utilizzati per tutti i settori produttivi.

Le baby sitter e le colf, possono essere pagate senza nessuna fretta di comunicare i dati del voucher o il codice fiscale all’Inps e (soprattutto) all’ispettorato del lavoro. Lo stesso per le badanti da assumere a giornata. Inveve un ristorante o un albergo che abbia bisogno di un cameriere “straordinario”, per un evento, una giornata di particolare lavoro, deve adeguarsi: al massimo entro un’ora dall’inizio del servizio, deve avvertire Inps e Ispettorato del lavoro che pagherà la prestazione con un voucher. Altrimenti l’imprenditore rischia una multa da 400 a 2400 euro. Così dice il governo che ha appena ritoccato la normativa per contrastare il lavoro nero, una delle falle dei buoni lavoro, il fenomeno del lavoro accessorio esploso nel 2015: in Italia l’anno scorso – secondo l’Inps – sono stati venduti 115 milioni di voucher. Fonte (il Tirreno)

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