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Un miliardo di euro per il Fondo Nuove Competenze

Tra le novità, l’orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green

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Un miliardo di euro per il Fondo Nuove Competenze. Il fondo nasce con l’obiettivo di sostenere le aziende nella formazione dei dipendenti e per gestire al meglio i nuovi bisogni delle imprese nella delicata fase post pandemia.

Il rifinanziamento grazie al Decreto interministeriale, emanato dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia.

Il Fondo Nuove Competenze sovvenziona le ore di lavoro dei dipendenti dedicate ai percorsi formativi, secondo le seguenti modalità: la retribuzione oraria a carico del lavoratore è finanziata per un ammontare pari al 60% del totale. Tale retribuzione può arrivare al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario per i percorsi formativi, una sua riduzione a parità di retribuzione; gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero, al netto degli eventuali sgravi contributivi.

A chi si rivolge il Fondo Nuove competenze?

Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritti, a livello aziendale o territoriale, dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative.

Gli accordi collettivi sono quelli previsti ai sensi dell’articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dell’articolo 4 del Decreto Agosto. In particolare gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro:

  • dovranno prevedere progetti formativi che mirino allo sviluppo delle competenze del lavoratore e che includano il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a tali percorsi;
  • dovranno indicare il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze (per ogni lavoratore pari a 250 ore);
  • dovranno individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, per via d’innovazioni organizzative, tecnologiche etc;
  • potranno, inoltre, prevedere lo sviluppo di nuove skills con l’obiettivo d’incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative. 

Alcune novità riguardo la formazione

Tra le novità, l’orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green. Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DGCOMP, mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione ESCO.

Inoltre i fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno fondi interprofessionali la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo Nuove Competenze.

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