Imprese IRES premiale, in Gazzetta le regole per il beneficio lunedì 1 Settembre 2025venerdì 26 Settembre 2025 Array Il Decreto 8 agosto 2025 del Ministro dell’economia e delle finanze delinea i requisiti per accedere all’IRES premiale, le modalità di calcolo delle soglie, i requisiti di interconnessione e di efficienza energetica, nonché le condizioni occupazionali e il divieto di ricorso alla CIG (Cassa Integrazione Guadagni). L’agevolazione, introdotta dalla Legge di bilancio del 2025 (art. 1, commi 436-444), rappresenta una misura di fiscalità premiale e consiste in una riduzione del 4% dell’aliquota dell’imposta sulle imprese, in via transitoria per il 2025, finalizzata a ridurre l’aliquota ordinaria dal 24% al 20%, a favore delle imprese che investono e assumono, per un valore pari a 349,9 milioni di euro per l’anno 2025 e a 116,6 milioni di euro per l’anno 2026. L’IRES premiale è subordinata a vincoli patrimoniali, di investimento e occupazionali, per garantire che il beneficio vada a chi contribuisce alla crescita, sostenibilità e valorizzazione del capitale umano. L’obiettivo, infatti, è sostenere l’innovazione, la digitalizzazione, l’incremento dell’occupazione e la crescita imprenditoriale responsabile. I beneficiari le società di capitali e gli enti commerciali residenti; le stabili organizzazioni di soggetti non residenti; gli enti non commerciali (solo per redditi da attività economiche). Sono invece escluse: le imprese in liquidazione o in procedure concorsuali; i soggetti in regime forfetario; le imprese in contabilità semplificata. Le condizioni di accesso ai benefici dell’IRES premiale l’accantonamento degli utili: almeno l’80% dell’utile 2024 deve essere accantonato in apposita riserva; gli investimenti rilevanti: almeno il 30% dell’utile accantonato, o il 24% dell’utile 2023, o comunque almeno 20.000 euro, devono essere destinati a investimenti in beni strumentali nuovi, inclusi quelli funzionali alla digitalizzazione e alla riduzione dei consumi energetici, secondo le specifiche della normativa “Industria 4.0” e “Transizione 5.0”; l’incremento occupazionale: deve essere mantenuto un numero medio di lavoratori non inferiore al triennio precedente e garantito un incremento di almeno l’1% dei lavoratori a tempo indeterminato rispetto al 2024, con almeno una nuova assunzione stabile; l’assenza di cassa integrazione: l’impresa non deve aver fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria/straordinaria, salvo i casi previsti dalla legge. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto