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La settimana politica: il caso Almasri e i 10 anni del Presidente Mattarella

Dallo scontro sul rimpatrio di Almasri, passando per i primi dazi decisi da Trump, fino ai 10 anni del Presidente Mattarella al Quirinale: la settimana politica vista da Conflavoro

L’invio al Presidente Meloni, al Sottosegretario Mantovano e ai Ministri Nordio e Piantedosi della comunicazione di iscrizione nel registro delle notizie di reato per la vicenda relativa al rimpatrio del cittadino libico Almasri ha dominato l’intera settimana politica, dentro e fuori i palazzi. 

Dopo un incontro informale riservato con il Presidente Mattarella, Meloni ha reagito con un video sui social ribadendo di non essere ricattabile e l’intenzione di voler portare avanti il proprio lavoro per il bene della Nazione e dei cittadini.

I Ministri Nordio e Piantedosi hanno deciso di non riferire in Parlamento sulla vicenda Almasri, “in ossequio alla procedura e nel rispetto del segreto istruttorio”, mentre le opposizioni hanno attaccato insistemente il Presidente, chiedendo di venire a riferire nelle Aule parlamentari. Compatta invece la maggioranza intorno al premier, promuovendo pubblicamente l’idea di una ripicca della magistratura per la riforma della giustizia con la separazione delle carriere in corso d’opera.

Effetto Almasri anche nella Direzione di Fratelli d’Italia 

In questo momento di altissima tensione, è stata convocata nel weekend a Roma la Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia. Tra i temi in agenda: i risultati dei primi due anni di Governo Meloni, il Sud, ma anche i rapporti con la magistratura e l’immigrazione, in particolar modo in relazione al caso Almasri e alla nuova decisione della corte d’Appello di Roma di non convalidare i trattenimenti di 43 migranti in Albania.

In chiusura dei lavori Arianna Meloni, sorella del Premier e responsabile della segreteria politica, ha fatto appello al senso di responsabilità di tutti e all’unità nei confronti del Presidente utilizzando la metafora della Compagnia dell’Anello.

Sotto i riflettori anche il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha fatto un passaggio lampo in Direzione, senza rilasciare alcuna dichiarazione o intervenire pubblicamente. Il procedimento che la riguarda, una volta respinta la richiesta della difesa del trasferimento a Roma, rimarrà a Milano, con l’udienza preliminare fissata al 26 marzo.

Inizia la guerra dei dazi

Oltreoceano infuria la guerra dei dazi di Donald Trump. Il Presidente americano ha imposto dazi ai prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina. Si tratta in particolare di imposizioni del 25% sulle merci importate da Canada e Messico e del 10% sulle merci cinesi.

La risposta dei tre Paesi non si è fatta attendere. Il Premier canadese Trudeau ha già annunciato misure di peso analogo sui beni statunitensi – ad esclusione dei prodotti energetici che subiranno dazi del 10% – per un valore di oltre 100 miliardi di dollari; la Presidente messicana ha parlato di “reazione proporzionata”, mentre la Cina, oltre a contromisure corrispondenti, intenderebbe presentare una causa contro gli Stati Uniti presso l’Organizzazione mondiale del commercio.

Nel mirino anche l’Unione Europea: Trump ha avvertito che presto annuncerà anche i dazi contro l’UE, e Von der Leyen in risposta ha già cambiato i toni dicendosi pronta alla risposta dura, “anche a costo di mettere a rischio uno dei rapporti commerciali più importanti al mondo”. Le ripercussioni in borsa sono state immediate, in particolar modo su quelle asiatiche ed europee, con la moneta del vecchio continente ai minimi dal 2022, il crollo dei titoli auto e un primo rialzo del prezzo del petrolio.

I dieci anni al Quirinale del Presidente Mattarella

Non è stata, tornando dentro i confini italiani, solo la settimana delle polemiche per il caso Almasri. Il 31 gennaio 2025, infatti, sono trascorsi dieci anni dalla prima elezione a Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella. Attualmente al secondo mandato, il Presidente detiene già oggi il record di permanenza al Quirinale rispetto ai predecessori.

Dopo una lunga e proficua carriera politica iniziata negli anni Ottanta, Mattarella si trova ad affrontare epoche complesse a livello di politica interna ed estera, cercando sempre di restare imparziale, difendere la pace e la Costituzione e di porsi in un rapporto di prossimità verso la cittadinanza.

Se il primo settennato è stato infatti caratterizzato da un susseguirsi di eventi estremamente delicati, in primis l’avvicendarsi dei vari Governi della XVIII Legislatura – dal giallo verde a Draghi – e la pandemia da Covid con tutte le sue drammatiche conseguenze economiche, sanitarie e sociali, nei primi tre anni di questo secondo mandato le guerre, la difficile congiuntura economica e il frizzante clima della politica interna continuano a rendere l’impresa impegnativa – da ultimo, si pensi alle vicende che stanno riguardando le riforme costituzionali e lo scontro aspro tra politica e magistratura.

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