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Apprendistato professionalizzante: possibile il distacco con continuità nella formazione

Il distacco del lavoratore è compatibile con l’apprendistato professionalizzante, se non comprometta la formazione. Così una sentenza del Tribunale di Firenze

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Il distacco del lavoratore è compatibile con il contratto di apprendistato professionalizzante, a condizione che non comprometta l’efficace svolgimento del percorso formativo.

È quanto chiarito dalla Sentenza del 4 aprile 2025 n. 496 del Tribunale di Firenze, che rimette al centro la tematica della formazione dell’apprendista, sottolineando l’obbligo del datore di lavoro di documentare e comprovare l’effettivo svolgimento della formazione in caso di eventuale contestazione del rapporto.

Caratteristiche della formazione

Partendo dall’assunto che il contratto di apprendistato professionalizzante si caratterizza per una causa mista, formazione e attività lavorativa devono necessariamente andare di pari passo.

L’obiettivo, infatti, è quello di trasferire all’apprendista competenze tecniche e teoriche che consentano all’apprendista di acquisire le conoscenze necessarie per svolgere la mansione attribuita e conseguire la qualifica finale.

Il CCNL applicato al rapporto di lavoro è il primo elemento da prendere in considerazione per una corretta e contestualizzata redazione del contratto e del piano formativo.

Entrambi i documenti necessitano la forma scritta e la sottoscrizione delle parti coinvolte, al fine di stabilire un rapporto lavorativo sano e un percorso formativo chiaro e condiviso, che definisca nel dettaglio le modalità di svolgimento della formazione e dell’attività lavorativa.

Un aspetto fondamentale in tale contesto è l’individuazione della figura del tutor, il quale svolge il ruolo di referente principale per l’apprendista durante il percorso formativo. Sul punto, la sentenza chiarisce che la formazione può essere impartita anche da colleghi con esperienza, riconoscendo per altro valide non solo esperienze formative on the job, ma anche quelle previste dalla contrattazione collettiva, come corsi in aula, e-learning e simulazioni in gruppi.

In ogni caso, è necessario che il datore di lavoro fornisca adeguata prova documentale della formazione svolta. Ciò può avvenire attraverso l’iscrizione a corsi di formazione pubblici e il conseguimento degli attestati di formazione teorica, nonché tramite la compilazione del registro formativo per la documentazione delle attività professionalizzanti.

Conclusioni

Il contratto di apprendistato rappresenta un’importante opportunità per inserire i giovani nel mondo del lavoro, offrendo loro un percorso formativo chiaro e orientato alla qualificazione professionale.

Per evitare il rischio di riqualificazione del rapporto – con conseguente trasformazione in contratto ordinario di lavoro subordinato e il recupero delle differenze retributive e contributive – le aziende devono adoperarsi alla corretta documentazione del rapporto di apprendistato.

Un ulteriore strumento di tutela consiste nella certificazione del contratto di apprendistato. Attraverso tale procedura, è possibile sottoporre il contratto al vaglio di un soggetto terzo e imparziale, per verificarne la conformità alle normative vigenti, sia sotto il profilo formale che sostanziale.

Per una maggiore tutela e per beneficiare dell’inversione dell’onere della prova, rivolgiti alla Commissione di certificazione nazionale istituita presso l’Ente Bilaterale EBIASP (clicca qui) e riceverai tutti i dettagli su come certificare il contratto di apprendistato e garantirne la corretta applicazione.

 

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