Economia Più assunzioni ma cresce anche il mismatch. Capobianco: “Formazione adeguata alle richieste”Per il primo trimestre 2023, i settori che ricercano personale sono quello manifatturiero seguito dai settori turismo, servizi operativi di supporto a imprese e persone e servizi alle persone martedì 7 Febbraio 2023martedì 7 Febbraio 2023 Sono 1.307.070 i lavoratori ricercati dalle Aziende per il primo trimestre del 2023 (+149mila assunzioni previste rispetto al 2019). I dati sono del Bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e pubblicato online. Cresce invece la difficoltà nel colmare le posizioni lavorative aperte e tra le maggiori cause si segnala quella della preparazione inadeguata dei candidati. I settori che assumono di più nel primo trimestre 2023 Tra i settori che ricercano personale troviamo al primo posto quello manifatturiero seguito dal settore turismo, i servizi operativi di supporto a imprese e persone e servizi alle persone. In particolare, a gennaio 2023 l’industria ha in programma 174mila assunzioni: sono alla ricerca di personale le imprese delle costruzioni, seguite dalle imprese della meccatronica e metallurgiche. I servizi prevedono di assumere 330mila lavoratori, in particolare i servizi alle persone (64mila profili) seguiti da commercio (60mila profili) e turismo (58mila profili). Assunzioni, le professioni più richieste Tra le professioni più richieste nel primo trimestre 2023 vi sono quelle intellettuali e scientifiche (specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali etc.). Seguono professioni tecniche, impiegati di vario tipo e professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, operai specializzati, conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili, professioni non qualificate. In crescita il mismatch tra domanda e offerta di lavoro Continua a crescere la difficoltà nel colmare le posizioni lavorative aperte: dal 38,6% dello scorso anno si è passati al 45,6%. La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata, seguita dalla preparazione inadeguata. A livello settoriale, durante le assunzioni si evidenziano criticità nel reperimento di figure professionali adeguate in cinque aree: commercio e riparazioni di veicoli (55%), industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (53%), le industrie del legno e del mobile, le costruzioni, i servizi informatici e delle telecomunicazioni (tutti e tre con percentuali attorno al 52%). Il commento del presidente Roberto Capobianco “Bene che il mercato del lavoro sia in ripresa e che le assunzioni siano in aumento. Ciò dimostra la resilienza di cui sono capaci le nostre imprese nonostante le crisi degli ultimi anni e gli aumenti energetici dell’ultimo periodo – dichiara il presidente Conflavoro PMI, Roberto Capobianco -. Affinché il Paese possa risollevarsi però, è necessario fare di più per efficientare il sistema lavoro: tassi sostenibili sugli investimenti delle imprese, più agevolazioni per le nuove assunzioni, favorire il ricambio generazionale”. “I dati ci dicono, inoltre, che le aziende stanno continuando a riscontrare difficoltà nella ricerca di personale qualificato e specializzato. Conflavoro PMI da sempre ribadisce l’importanza di incentivare la formazione con programmi mirati che preparino i giovani, e non solo, alle reali esigenze dei singoli territori e dei comparti aziendali. La formazione adeguata è un elemento necessario alla pianificazione di un progetto lungimirante per l’imprenditoria italiana”. Conflavoro PMI offre alle imprese associate l’affiancamento costante e il dialogo continuo con politica e istituzioni Scopri tutti i servizi che garantiamo subito ai nostri associati Iscriviti online La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto