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Eventi e Formazione

Iva e abusivismo, successo per il convegno di Hair Lobby Conflavoro PMI a Firenze

Importante convegno nel capoluogo toscano, in collaborazione con Conflavoro PMI Firenze, per chiedere cambio di marcia su Iva e non solo

Le criticità legate alla percentuale di tassazione IVA, l’abusivismo e la gestione del personale. Sono le tre tematiche che hanno attirato oltre 100 partecipanti dal vivo e molti altri in streaming, un successo di pubblico e contenuti quello del convegno ‘Uniti per cambiare’, andato in scena il 29 maggio a Firenze alle ex Leopoldine. Un confronto sulle problematiche e le istanze della categoria degli acconciatori, organizzato da Hair Lobby Conflavoro PMI con il sostegno di Conflavoro PMI Firenze. In primo piano.

Ad introdurre il convegno Enrico Fantini presidente di Conflavoro PMI Firenze e Luca Piattelli, che guida Hair Lobby fin dalla sua costituzione, oltre a tutto il direttivo. Roberto Pissimiglia, editore e direttore della rivista Estetica, riferimento numero 1 del settore, ha moderato il confronto.

Tanti i politici e le figure istituzionali presenti

Erano presenti, sia in sala sia in videocollegamento, anche numerose figure politiche che, negli anni, si sono impegnate a vario titolo a tutela della categoria degli acconciatori. Tra loro, i senatori Paolo Marcheschi e Riccardo Zucconi, Manuel Vescovi dirigente nazionale di partito, gli onorevoli Marta Schifone e Chiara La Porta, il consigliere regionale Maurizio Sguanci. Presente anche Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro PMI.

Le richieste di Hair Lobby su Iva e abusivismo

“Hair Lobby Conflavoro PMI chiede un aumento delle misure repressive da attuare a contrasto di questo fenomeno – afferma Luca Piattelli – oltre a una tassazione IVA più equa tenendo ben presente che l’80 percento del nostro lavoro è manuale e dovrebbe essere equiparato a quello degli artigiani.

“Oltre al discorso Iva c’è poi il capitolo onnipresente dell’abusivismo – evidenzia – ossia uno dei problemi fin qui irrisolti che affonda il nostro settore, peraltro alimentato fortemente ai tempi dell’emergenza Covid. I controlli per contrastare il fenomeno? Inefficaci. Il numero degli abusivi è infatti paragonabile a quello dei professionisti regolarmente attivi e genera una sottrazione di fatturato alle nostre aziende, le stesse che devono rispettare le normative. Chiediamo quindi alla politica e alle istituzioni, e ringraziamo i presenti per l’interesse e l’impegno, di attivarsi per salvaguardare in ogni modo il nostro settore e, di conseguenza, anche l’utente, sia sotto il profilo economico sia sotto quello della sicurezza”.

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