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Lavoro in somministrazione, proroga al 30 giugno 2025 del limite massimo di 24 mesi

La novità nella conversione in legge del Decreto Milleproroghe 

Slitta nuovamente il termine per l’applicazione del limite dei 24 mesi previsto per il lavoro in somministrazione.

La scadenza del 30 giugno 2024, stabilita dal Decreto Energia 2022, viene prorogata di un anno da un emendamento del Decreto Milleproroghe. Fino al 30 giugno 2025, quindi, le imprese potranno assumere lavoratori con contratti di somministrazione a tempo determinato e impiegarli per periodi superiori a 2 anni, anche non continuativi, senza che il rapporto si trasformi in un contratto a tempo indeterminato.

Lavoro in somministrazione: la procedura

La somministrazione di lavoro è disciplinata dal Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (Capo IV).

Per poter applicare tale disposizione è necessario che l’agenzia abbia stipulato con il lavoratore un contratto a tempo indeterminato e che lo abbia comunicato al datore di lavoro interessato. Il lavoro in somministrazione, infatti, prevede la sottoscrizione di due diversi contratti, uno di lavoro tra agenzia e lavoratore e uno di somministrazione tra agenzia e datore di lavoro.

Il lavoratore viene retribuito direttamente dall’agenzia per una determinata missione, cioè lo specifico impiego che svolge e il contratto può essere determinato o indeterminato.

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