Politica La settimana politica: i 3 anni di Governo MeloniGoverno Meloni sul podio della storia repubblicana per durata, mentre continuano le divisioni sulla Manovra e il botta e risposta Berlusconi-Parodi su Giustizia lunedì 27 Ottobre 2025venerdì 14 Novembre 2025 Array Da Roma a Firenze, da Torino a Bologna, Fratelli d’Italia ha celebrato i tre anni del Governo guidato da Giorgia Meloni, con una serie di eventi che hanno assunto i toni di una vera e propria campagna per il secondo mandato. Il Governo Meloni terzo Esecutivo più longevo della Repubblica All’hotel Parco dei Principi di Roma, gremito di dirigenti, parlamentari e simpatizzanti, il partito ha rivendicato la tenuta e la coesione dell’esecutivo come il segno distintivo di una stagione politica nuova, sottolineando come la stabilità sia divenuta un fattore di forza per l’Italia sui tavoli europei e internazionali. Dal palco per i 3 anni del Governo Meloni (leggi i numeri) si sono alternati, tra gli altri, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il vice ministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, tutti impegnati a illustrare risultati e traguardi raggiunti nei rispettivi settori di competenza. “È la prima volta nella storia della Repubblica che i partiti di governo, dopo tre anni, godono di più consenso di quando hanno iniziato. In Italia, governare logorava…”, ha poi ricordato da Firenze Giovanni Donzelli, che ha quindi rilanciato l’obiettivo di approvare la riforma sul premierato entro il 2027. Manovra: si delinea l’iter tra dibattiti e “conflitti” La Legge di Bilancio 2026 si appresta ad avviare l’iter parlamentare senza aver prima placato le divisioni che ancora persistono all’interno del Governo Meloni. Matteo Salvini ha alzato i toni contro il sistema bancario, mentre in Forza Italia il dibattito interno si divide tra la difesa degli istituti di credito e la regolamentazione degli affitti brevi. Intanto dai Ministeri si levano richieste di un approccio più “morbido” alla spending review, che punta a recuperare circa 7 miliardi di euro. Questa manovra è infatti la più contenuta dal 2014, complice l’obiettivo di scendere sotto la soglia del 3% di deficit entro il 2026 per uscire dalla procedura d’infrazione UE. E’ in questo quadro che si delinea la programmazione di un nuovo vertice di maggioranza per i prossimi giorni, probabilmente già martedì, per provare ad appianare le divergenze prima dell’approdo del testo in Parlamento e dell’inizio dell’esame. Le opposizioni, dal canto loro, hanno fortemente criticato l’impostazione adottata dal Governo Meloni, accusandolo di mancanza di visione, di aver varato una manovra contraddittoria e insufficiente capace di frenare investimenti e generare crescita nei comparti più innovativi, oltre a rischiare seriamente sul fronte sociale di aumentare le disuguaglianze e la scarsa attenzione alla redistribuzione equa delle risorse. Anche la CGIL in protesta contro la manovra proposta dal Governo Meloni. Nel fine settimana un corteo nazionale con lo slogan “Democrazia al lavoro” ha attraversato le strade di Roma, coinvolgendo secondo gli organizzatori, circa 200.000 persone, che hanno sfilato per chiedere un cambio di rotta drastico al Governo sulle politiche economiche e sociali, a partire dalla Legge di Bilancio 2026. L’imponente partecipazione ha confermato la volontà della CGIL di alzare la tensione contro una manovra economica giudicata insufficiente e dannosa per la maggioranza degli italiani. Riforma giustizia, botta e risposta tra Berlusconi e Parodi Marina Berlusconi è tornata sulle vicende processuali del padre Silvio e sulla riforma della giustizia. “Davanti alle tante discussioni sterili su presunte – e assurde – emergenze democratiche, mi permetto di dire che la nostra grande e vera emergenza è da tempo e resta ancora oggi la giustizia. Purtroppo, e lo dico da figlia, nemmeno la migliore delle riforme servirà più a restituire a mio padre trent’anni di vita avvelenati e devastati dalle calunnie e dalle false accuse“, sottolineando che la riforma “sarà comunque un passo avanti significativo verso una giustizia veramente giusta“. Puntuale è arrivata la replica del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Cesare Parodi, affermando che “Non ha funzionato la tempistica di questa vicenda. Qualunque vicenda che dura 30 anni è qualcosa che un Paese civile non dovrebbe conoscere. Se Marina Berlusconi si lamenta dei tempi non posso che essere d’accordo con lei“. Quanto al fatto che ci possa essere stata una persecuzione giudiziaria contro Silvio Berlusconi: “non ho il minimo dubbio – ha detto Parodi – se questo è avvenuto lo condanno. Ma io non so è avvenuto. Non posso dare un giudizio su questo. Certamente la giustizia non può essere strumentalizzata a fini politici“. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto