Conflavoro / Archivio Conflavoro / Notizie / Nazionali / Roberto Capobianco intervistato su Firenze Post: “Italiani geniali, malgrado la burocrazia”
Nazionali

Roberto Capobianco intervistato su Firenze Post: “Italiani geniali, malgrado la burocrazia”

Array
Nazionali

FIRENZE – A 20 anni ha lasciato la sua Matera per lavorare in Toscana. E da Lucca, la città in cui vive e opera da 14 anni, si è fatto strada nel mondo dell’imprenditoria e della consulenza aziendale, fondando la Conflavoro Pmi, associazione di categoria delle piccole e medie imprese. Da questo osservatorio privilegiato, a 34 anni, Roberto Capobianco è stato quest’anno membro della commissione giudicatrice del Premio «Impresa + Innovazione + lavoro» del Consiglio regionale toscano, assegnato a 7 aziende che hanno mostrato capacità eccellenti nei loro rispettivi settori di attività.

Dott. Capobianco perché il premio che avete assegnato dovrebbe essere così significativo per le imprese toscane?

Per un motivo molto semplice: colma la distanza fra il mondo della politica e il mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Mostra, cioè, in modo tangibile la vicinanza delle istituzioni agli imprenditori toscani che ogni giorno cercano di innovare e produrre al meglio. Ma la nostra non è stata soltanto una premiazione generica alla buona imprenditoria. E stata molto di più: un riconoscimento al genio italiano e toscano che sa innovare ma di un’innovazione che poi diventa lavoro.

Le imprese sembrano costrette spesso a una corsa a ostacoli quotidiana, fra tassazione elevata e iperburocrazia

È così. E succede di peggio. Magari non riesci chiudere una pratica, o viene respinta la tua istanza e si blocca un’attività che come imprenditore stavi per portare a termine perché improvvisamente non funziona più la posta elettronica certificata… Ci sono cioè mille lacci e vincoli, anche piccoli, che ingolfano la strada di chi vuole innovare. Malgrado tutto però gli italiani continuano a investire e a scommettere sul nostro Paese.

Il Premio del Consiglio regionale è stato dedicato in buona parte, quest’anno, al cosiddetto Terzo Settore, il mondo delle cooperative sociali, delle arciconfraternite, del volontariato. Perché questa scelta?

Si tratta di una parte rilevante del fare impresa in Toscana e noi abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza anche a questo comparto. Quello alle tre aziende premiate nella categoria Terzo Settore è in un certo senso un doppio premio: all’attività d’impresa e al suo legame col territorio, con il sociale, con il significato del termine cooperazione. Del resto proprio in questi giorni lo ha ricordato anche Papa Francesco: in cooperativa uno più uno non fa due ma tre, ha cioè un valore aggiunto che è dato proprio dagli scopi sociali dell’impresa.

 

Scopri le altre nostre convenzioni