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Caos voucher: basta un sms, ma per ora è solo rischio sanzioni

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Nuovo obbligo per gli imprenditori, esclusi quelli agricoli, che pagano i lavoratori con i voucher, lo strumento a disposizione per pagare le prestazioni di lavoro occasionale. Una nuova regola per evitare il lavoro nero e contrastare comportamenti truffaldini. Basterebbe, in sostanza, un sms, o un messaggio di posta elettronica, da inviare 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, all’Ispettorato nazionale del lavoro indicando i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione. Peccato che, al momento, le filiali locali del Ministero non sappiano come gestire la situazione, non avendo ricevuto le informazioni necessarie sull’indirizzo al quale inviare i dati. Le regole sono poco chiare e la nuova disciplina, valida dal giorno 8 ottobre, ha già creato disagi ai committenti.
Il decreto, infatti, è entrato in vigore immediatamente, nonostante manchino specifiche direttive. Il punto è che la legge non specifica il numero o la casella di posta elettronica da utilizzare per l’invio, così come non condiziona l’operatività della nuova disposizione a un apposito decreto ministeriale. Ma il rischio sanzione è, invece, ben definito: per chi non rispetta questo obbligo è prevista una cifra da 400 a 2.400 euro, moltiplicata per ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. Nel frattempo, fino a quando cioè il Ministero non chiarisce i dubbi,  si suggerisce, come è scritto nella relazione di accompagnamento del decreto, di inviare la nuova comunicazione all’indirizzo mail valido per tutte le sedi territoriali  intermittenti@pec.lavoro.gov.it. E’ possibile inviare tale comunicazione anche via sms al numero 339 9942256, anche se si ritiene più agevole e sicura la comunicazione via mail.

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