Breaking News Economia, requiem per le partite Iva: una famiglia su quattro è povera lunedì 9 Ottobre 2017 Array Breaking News Dati terribili dalla CGIA di Mestre. Spariti 300 mila lavoratori autonomi Il cosiddetto popolo delle partite Iva sta lentamente morendo. Niente, all’orizzonte, sembra possa dare nuova linfa vitale a una categoria che spesso, in Italia, non è vista né trattata in modo adeguato, in primis dalle istituzioni. Eppure il rilancio dell’economia passa anche e soprattutto da qui. Sempre più poveri – Secondo la CGIA di Mestre, infatti, le famiglie che vivono grazie al reddito da lavoro autonomo sono quelle più a rischio povertà. Nel 2015 il 25,8 per cento dei nuclei familiari facenti parte di questa categoria è sopravvissuto al di sotto della soglia di povertà totale, stabilita dall’Istat e fissata in 9.508 euro annui. Una famiglia su quattro. Il loro reddito, dal 2008 al 2014, è diminuito del 15,4 per cento, equivalente a 6.500 euro volatilizzati. La morìa dei lavoratori autonomi – Inoltre i dati Istat rielaborati dalla CGIA parlano chiaro e lanciano un altro duro messaggio: finora, infatti, la crisi economica ha spazzato via circa 300 mila lavoratori autonomi e il numero è in continuo aggiornamento al rialzo. Si tratta, dal 2008 al primo semestre 2017, di 5,5 punti percentuali a livello nazionale. Si salva, per modo di dire, il Centro (-1,3%), ma crollano Mezzogiorno (-7%), Nord Ovest (-6,4%) e Nord Est (-6,2%). Emilia-Romagna (-12,7%), Calabria (-12%), Liguria e Abruzzo (- 10,4% entrambe) le regioni più tartassate. Valori statistici nudi e crudi che, però, rappresentano un dramma umano per piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti, coadiuvanti familiari e molte altre categorie. Un microcosmo di 297 mila 500 famiglie che, per aprire una partita Iva e mettersi in proprio, ha dovuto fare sacrifici su sacrifici. Insomma, lavoratori come tanti altri in Italia. Le partite Iva però, a differenza ad esempio di un dipendente il quale, pur nella disgrazia economica, può beneficiare di aiuti come cassa integrazione o sussidi di disoccupazione, si sono dovute reinventare fin da subito. Rimettersi in gioco e farlo, magari, a un’età in cui in Italia dal gioco sei precluso a priori. E se, a essere ottimisti, non suonano come un de profundis, le parole di Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, descrivono comunque una situazione disperata: “Fino a una decina di anni fa – ricorda – aprire una partita Iva era il raggiungimento di un sogno: un vero status symbol. L’opinione pubblica collocava questo neoimprenditore tra le classi socio-economiche più elevate. Oggi, invece, non è più così: per un giovane, in particolar modo, l’apertura della partita Iva spesso è vissuta come un ripiego o, peggio ancora, come un espediente che un committente gli impone per evitare di assumerlo come dipendente”. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto