Nazionali Semplificazione lavoro, Conflavoro Pmi al Senato: “Servono giustizia rapida e concorrenza leale all’estero” martedì 23 Luglio 2019 Array Nazionali Il segretario generale Enzo Capobianco è intervenuto all’XI Commissione per chiedere investimenti che favoriscano le micro Pmi e attenzione alla formazione professionalizzante Razionalizzazione, coordinamento e armonizzazione del sistema. Sì, ma con l’obiettivo di fornire alle micro, piccole e medie imprese la chiave per lo sviluppo concreto ed effettivo del settore dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. Che possono e devono divenire viatico per la crescita di investimenti e, dunque, dell’occupazione. Sempre tenendo a mente che tali investimenti devono essere massicci, specie nella sicurezza e nella formazione professionalizzante dei lavoratori. Un occhio di riguardo, poi, ai tempi della giustizia e all’importanza della promozione del made in Italy nel contesto europeo. Lo ha sottolineato oggi (23 luglio) Conflavoro Pmi con il segretario generale Enzo Capobianco, audito dall’XI Commissione di palazzo Madama in merito alla semplificazione e codificazione in materia di lavoro. Un disegno di legge (AS 1338) delega, questo, presentato dal residente del Consiglio Conte e dai ministri Di Maio, Tria e Bongiorno. “La legge delega – ha sottolineato Enzo Capobianco – deve avere la capacità e la competenza di strutturare un complesso di regole che sia uniforme, certo. Che sia garante dei diritti di ognuno e che, contemporaneamente, sappia individuare gli organi o enti più idonei allo svolgimento di un determinato ufficio, fissando regole uniformi di sviluppo dell’apparato applicabili in tutta Italia. Serve, parimenti, sensibilizzare e responsabilizzare le singole unità locali con l’obiettivo di rendere l’apparato organico ed efficiente. Vi deve, in sostanza, essere vicinanza dell’ente al soggetto interessato”. La semplificazione alla base del Manifesto per una nuova idea di lavoro di Conflavoro Pmi Conflavoro Pmi ha poi ricordato ai senatori che già da tempo la confederazione spinge per l’istituzione di un codice del lavoro digitale in grado di dare risposte alle istanze delle imprese e dei cittadini lavoratori. Il punto è compreso nel Manifesto per una nuova idea di lavoro e prevede una decodificazione, in sostanza, che dia regole certe, chiare e non interpretabili alla materia lavoro. Così che non si generino errori, vizi di forma e, soprattutto, vertenze. Il segretario Enzo Capobianco si è quindi focalizzato su alcuni punti in particolare. Tra questi, la necessità di potenziare l’Anpal e di render effettivo il fascicolo elettronico del lavoratore. Ma anche l’importanza di una giustizia celere e della promozione e difesa del made in Italy nel contesto di una concorrenza paritaria e leale con le imprese estere. “Un processo di razionalizzazione e riorganizzazione – ha concluso Capobianco in merito alla giustizia – deve portare a una necessaria crescita del livello qualitativo del sistema in cui operano le imprese. E riteniamo coerente all’idea ispiratrice della delega che si giunga a un incisivo abbassamento dei tempi di durata dei processi in materia lavoro. A una loro uniformità di pronuncia che eviti spese economiche e il prodursi di situazioni in cui gli imprenditori sono chiamati a sopportare il peso morale e civile di un procedimento senza avere da subito piena cognizione di quale sia la sostanza del giudizio stesso e i tempi in cui si compirà”. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto