Breaking News Coronavirus: off limits Lombardia e 14 province, stop a pub e discoteche in tutta Italia domenica 8 Marzo 2020 Array Breaking News Nella notte il decreto, con restrizioni mai viste in Italia. Ecco tutti i punti che incidono su imprese e famiglie Si ferma la Lombardia. Significa che si ferma praticamente tutta l’Italia. No, non basteranno i 7,5 miliardi che stanzierà il governo per imprese e famiglie. Non basteranno nemmeno lontanamente. E ancora non è chiaro quali saranno le misure economiche a supporto delle decisioni del governo, ma sarà quantomeno naturale lo stop a tasse e mutui fino agli sgravi e agli incentivi per far ripartire tutta l’Italia e in particolar modo proprio la Lombardia, la regione più economicamente importante che, da sola, produce circa un quinto del Pil nazionale. Da stanotte non ci sono più le 11 zone rosse contro la diffusione del Coronavirus, afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E infatti è così, ma la realtà è molto peggio. Sono diventate zona off limits tutta la Lombardia e le 14 province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Non si entra e non si esce a proprio piacimento, ma se si è altrove, fuori dal proprio domicilio o residenza, è possibile fare rientro. E’ comunque possibile spostarsi per motivi comprovati di lavoro o di salute. Ci saranno in merito controlli delle forze dell’ordine. I divieti in tutta Italia: chiusi pub e discoteche Dopo la prima fuga di notizie nella tarda serata di ieri, con una bozza ancora incompleta, nella notte arriva il decreto finale, in vigore da oggi 8 marzo fino al 3 aprile salvo diverse disposizioni. E in molti passaggi critici riguarda tutta Italia, non solo i territorio sopra elencati. Se prima gli assembramenti dovevano essere evitati e manifestazioni ed eventi sospesi, adesso – a distanza di 4 giorni dall’ultimo decreto – si dà lo stop esplicito su tutto il territorio nazionale a pub, discoteche, scuole di ballo, sale giochi e sale scommesse e cerimonie civili e religiose. Confermata la sospensione anche per musei, cinema, teatri, sport se non a porte chiuse. Aperti palestre e i centri sportivi di qualsiasi tipo, così come bar e ristoranti, ma devono garantire il metro di sicurezza. Scuole chiuse fino al 15 marzo, al momento non sono aumentati i giorni di stop rispetto a quanto già previsto. Il danno economico è incalcolabile. I divieti in Lombardia e nelle 14 province In Lombardia e nelle altre 14 province si fermano matrimoni e funerali, si fermano i supermercati e i centri commerciali nei festivi e prefestivi, così come i mercati, e anche negli altri giorni se i gestori non sono in grado di garantire la distanza di un metro. Se colti in fallo, l’attività viene sospesa. Così come per bar e ristoranti, che potranno restare aperti ma solo dalle 6 alle 18. Il decreto è costretto a specificare inoltre che è fatto divieto alle persone colpite dal Coronavirus di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora. Farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari restano aperti, sempre con la distanza ormai nota di un metro. Palestre, cinema, musei, teatri e impianti sciistici chiusi. Si fermano le scuole fino al 3 aprile e i datori di lavoro pubblici e privati sono invitati, se possibile, a dare ferie e congedi e le riunioni si svolgeranno in videoconferenza. Qualora possibile, via libera allo smart working, anche in assenza di accordi individuali. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto