Legalità, siglato protocollo ASSE.CO. tra Ordine consulenti del lavoro e Conflavoro PMI

Da oggi per gli associati Conflavoro PMI è possibile ottenere l’ASSE.CO., Asseverazione di Conformità dei rapporti di lavoro

Conflavoro PMI e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, per tramite della Fondazione Studi, hanno siglato un importante protocollo d’intesa atto a contrastare il lavoro irregolare in azienda mediante il rilascio alle imprese dell’Asseverazione di Conformità dei rapporti di lavoro (ASSE.CO.). Il documento, sottoscrivibile su base volontaria, permette ai datori di lavoro numerosi vantaggi. In particolare, permette di certificare la regolarità dei rapporti di lavoro in relazione alle materie di lavoro minorile, tempi di lavoro, lavoro nero. E ancora: salute e sicurezza, contratti collettivi, Durc e corresponsione della retribuzione.

“Nasce con i consulenti del lavoro una sinergia fondamentale – sottolinea Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro PMI – per il corretto e sano sviluppo delle aziende rappresentate dalla nostra associazione. Lo scopo è di diffondere ancor meglio la cultura della legalità e, di pari importanza, rendere concreta la semplificazione a carico delle imprese. Con l’asseverazione gli associati Conflavoro miglioreranno in modo decisivo le loro attività quotidiane, tra l’altro ottimizzando i rapporti con l’Ispettorato del Lavoro, ideatore dell’ASSE.CO. insieme all’Ordine dei consulenti del lavoro”.

Questa collaborazione consentirà alle parti di dar vita a iniziative comuni volte a divulgare lo strumento ASSE.CO., inoltre gli accessi ispettivi saranno ottimizzati e avranno come priorità il controllo di quelle imprese ancora prive della suddetta certificazione. Così a tal proposito si è espresso Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro a margine della firma: “Scegliere l’asseverazione dei contratti, oltre a diminuire tempi e costi delle ispezioni, porta le aziende a effettuare un audit interno utile a diffondere la conoscenza delle norme e dell’etica del lavoro, oltre a poter rappresentare un requisito premiante nell’aggiudicazione delle gare d’appalto”.

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