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Cabina di Regia sul PNRR, Conflavoro: “Bandi a dimensione anche di PMI”

Capobianco: “Il PNRR sia occasione di sviluppo per le nostre imprese sul versante della transizione ecologica”

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Assicurarsi che il PNRR sia equilibrato, inclusivo, trasparente e che fornisca un adeguato sostegno alle PMI anche a fronte delle difficoltà causate dalla crisi del mercato energetico mondiale. È quanto dichiarato dal presidente nazionale Conflavoro PMI, Roberto Capobianco, durante la riunione odierna della Cabina di Regia sul PNRR convocata presieduta oggi a Palazzo Chigi dal Ministro Raffaele Fitto. Hanno partecipato anche i ministri Santanché e Ciriani, il viceministro Sisto e il sottosegretario Durigon.

All’ordine del giorno l’informativa sulla Terza Relazione semestrale e la revisione del PNRR, anche con riferimento alla revisione della IV rata e all’inserimento del capitolo REPower EU

Partendo da un’analisi delle criticità emerse nella Terza Relazione semestrale recentemente trasmessa al Parlamento, il presidente Capobianco ha sottolineato come “la crisi energetica e il conseguente aumento delle materie prime hanno aggravato ancor più la crisi economica causata dalla pandemia. Grazie all’inserimento del pèiano REPower EU, il PNRR deve dunque essere ancor di più un’occasione di sviluppo per le nostre imprese sul versante della transizione ecologica. Le PMI non possono più soffrire di svantaggio competitivo per via delle proprie dimensioni ed entità, bisogna agire celermente affinché diventino autonome ed efficiente dal punto di vista energetico”.

Pnrr e formazione

“Nell’ambito della partecipazione a bandi e finanziamenti, l’altra criticità riscontrata nella relazione è che la maggior parte sono andati deserti perché adatti esclusivamente alle realtà aziendali maggiori. Bisogna quindi costruirli meglio e più a misura di piccola impresa, proseguendo nel rafforzamento dei crediti di imposta e dell’accesso al credito per le PMI, anche semplificando le procedure burocratiche. Non meno importante il tema della formazione. Quello che troppo spesso manca  – conclude Capobianco – è la disponibilità di lavoratori qualificati sul versante delle transizioni digitale ed energetica. Investire in questo tipo di programmi di formazione per i lavoratori delle PMI  significa, in linea con gli obiettivi del PNRR, aumentare autonomia e competitività delle imprese stesse fornendo occasioni di sviluppo internazionale e progresso”.

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