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La settimana politica: la pace di Sharm el-Sheikh e il countdown verso la Legge di Bilancio

Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo di pace con la mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti. Trump l’ha rivendicato come successo della mediazione USA

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Nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo settimane di intensi negoziati, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per la pace con la mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti. L’annuncio è stato dato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha subito rivendicato il risultato come successo della mediazione americana e della sua politica estera.

La tregua a Gaza e l’accordo di pace

I primi passi dell’accordo di pace, insieme al “cessate il fuoco” immediato e l’apertura di corridoi umanitari per il transito di aiuti verso Gaza, prevedono la liberazione degli ostaggi israeliani, avvenuta questa mattina per coloro ancora in vita e nel pomeriggio per le salme dei deceduti, oltre alla liberazione concordata di prigionieri palestinesi.

Restano ancora delle ombre sulla seconda fase dell’accordo di pace, che dovrebbe prevedere la stabilizzazione duratura della pace attraverso il parziale e graduale ritiro dei soldati israeliani dalla Striscia, la ricostruzione e amministrazione del territorio garantita da Usa e forze internazionali, tra cui i Paesi arabi e l’ex premier inglese Tony Blair, e l’obiettivo ultimo di una smilitarizzazione di Hamas.

Sul fronte italiano, la Premier Giorgia Meloni ha parlato di “notizia straordinaria”, ringraziando pubblicamente Trump e i mediatori e sottolineando come l’Europa debba sostenere il percorso di pace e garantire un ruolo attivo nella ricostruzione. Oggi si è poi recata a Sharm el-Sheikh in Egitto per la cerimonia della firma del Piano di pace. 

Caso Almasri: respinta richiesta di autorizzazione a procedere per i Ministri

La Camera ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano, coinvolti nel cosiddetto caso Almasri. I voti favorevoli alla relazione contraria dell’Aula sono stati, rispettivamente, 251 per Nordio, 256 per Piantedosi e 252 per Mantovano.

Subito dopo il voto, il Ministro della Giustizia ha attaccato duramente il Tribunale dei ministri, accusandolo di aver violato principi fondamentali del diritto e di aver travisato le regole processuali, arrivando a usare le dichiarazioni rese in Parlamento come prove senza le dovute garanzie difensive. Nordio ha inoltre lamentato che l’avvio dell’indagine giudiziaria abbia limitato le possibilità di difesa dei membri del governo.

A stretto giro è arrivata la replica dell’Associazione nazionale magistrati, che ha difeso l’operato dei giudici e condannato le parole del ministro, giudicate irrispettose e in contrasto con il suo ruolo istituzionale e con l’appello a mantenere toni più misurati nel confronto tra politica e magistratura.

Manovra 2026: si aprono i giochi 

Il Governo accelera sulla Manovra e sarebbe pronto a presentarla nel Consiglio dei ministri di martedì 14 ottobre, al termine di un primo giro di tavolo di confronto con i sindacati e le parti sociali. Tra le misure che potrebbero trovare spazio nel testo, da quanto si apprende, il taglio dell’Irpef per il ceto medio, interventi a favore di famiglie e natalità e un rafforzamento della spesa sanitaria.

Intervenendo in audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica, il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ha rivendicato la traiettoria di rigore dei conti pubblici, mentre dalla Banca d’Italia è arrivato un richiamo a garantire coperture solide e a evitare interventi estemporanei.

Regionali: inizia a delinearsi il quadro

Dopo aver portato a casa la vittoria nelle Marche con la riconferma di Francesco Acquaroli a Presidente della Regione, che con il 52,43% dei consensi si è staccato di 8 punti dallo sfidante Ricci, il cdx vede Roberto Occhiuto confermato alla guida della Regione Calabria per un secondo mandato con il 57,2% dei voti, con lo sfidante del csx, Pasquale Tridico fermo al 41,7% dei consensi. In Toscana invece ha vinto il csx, con Giani al 58-62% e Tomasi al 35-39% (scrutinio attualmente ancora in corso.

L’attenzione è quindi ormai puntata sul mini-election day di fine novembre, che porterà al voto Campania, Veneto e Puglia. Nel frattempo, dopo settimane di tensioni, il centrodestra ha concluso l’accordo sulle candidature, con il Veneto che vedrà correre il leghista Alberto Stefani, la Puglia il civico Luigi Lobuono, e la Campania il meloniano Edmondo Cirielli. L’accordo è stato raggiunto attraverso un delicato equilibrio di contrappesi, che prevederebbe per Fratelli d’Italia la possibilità di indicare il candidato per le regionali in Lombardia nel 2028.

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