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DL Sicurezza sul Lavoro: novità su formazione, intelligenza artificiale e controlli

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro”. Il provvedimento introduce un insieme di interventi che agiscono su più livelli: incentivi alle imprese, aggiornamenti normativi, rafforzamento della vigilanza e nuovi strumenti per la formazione.

Tra le misure principali rientra, per l’Inail, l’autorizzazione a erogare contributi economici alle micro, piccole e medie imprese che investono in dispositivi di protezione individuale (DPI) e sistemi organizzativi dotati di tecnologie innovative e intelligenti. Questi incentivi, legati alla digitalizzazione dei processi di prevenzione, intendono favorire l’adozione di soluzioni capaci di migliorare la gestione dei rischi, come sensori ambientali, monitoraggi automatizzati o indumenti protettivi smart.

Il decreto prevede anche la revisione delle aliquote Inail e dei contributi agricoli dal 1° gennaio 2026. L’obiettivo è introdurre un meccanismo di tipo premiale, che consenta una riduzione del tasso contributivo alle imprese virtuose in materia di sicurezza e, al contrario, escluda dai benefici quelle sanzionate per violazioni gravi.

Cultura della prevenzione: almeno 35 milioni dal 2026

A partire dal 2026, l’Inail trasferirà ogni anno almeno 35 milioni di euro al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, destinati a progetti di promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro. Le risorse finanzieranno attività di formazione, sensibilizzazione e divulgazione, con un’attenzione particolare all’impiego di strumenti digitali e tecnologie immersive come la realtà simulata e aumentata.

Questi strumenti saranno utilizzati all’interno dei percorsi di istruzione e formazione professionale, tecnica e superiore, al fine di rafforzare la didattica esperienziale e diffondere competenze pratiche di prevenzione.

Il decreto prevede anche la realizzazione di piani formativi per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) — aziendali, territoriali e di sito — elaborati congiuntamente dalle organizzazioni datoriali e sindacali più rappresentative.

Settori a maggiore rischio e interventi mirati

Il testo individua tra le priorità i settori con più alta incidenza infortunistica, come costruzioni, logistica e trasporti. In questi ambiti, l’Inail potrà promuovere interventi formativi specifici in collaborazione con i Fondi interprofessionali, per aumentare il livello di competenza e consapevolezza dei lavoratori.
Le micro e piccole imprese potranno accedere a sostegni mirati per l’acquisto di Dpi innovativi, la manutenzione dei sistemi di sicurezza e l’aggiornamento dei processi organizzativi interni.

Complessivamente, l’investimento annuale previsto dal decreto per l’insieme delle misure legate alla prevenzione, alla formazione e ai controlli si aggira intorno ai 900 milioni di euro, a valere sulle risorse di bilancio dell’Inail e dei ministeri competenti.

Badge di cantiere e subappalto

Un’altra novità riguarda l’introduzione del badge di cantiere digitale, obbligatorio per i lavoratori impiegati in appalto e subappalto, sia in opere pubbliche che private. Il badge conterrà un codice identificativo univoco e sarà collegato alla piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

Lo strumento ha l’obiettivo di tarcciare il personale, monitorare i flussi di manodopera e ottimizzare l’attività di vigilanza. È prevista inoltre una revisione della patente a crediti per le imprese che operano nei cantieri: la decurtazione dei punti avverrà in modo automatizzato in caso di violazioni accertate in materia di sicurezza.

Rafforzamento della vigilanza e incremento del personale ispettivo

Il decreto interviene anche sul fronte dei controlli, prevedendo un potenziamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro e un rafforzamento del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. Tra il 2026 e il 2028, l’INL potrà assumere fino a 500 nuovi ispettori con competenze tecniche e di vigilanza in materia di salute e sicurezza.

In parallelo, è previsto un incremento del personale operativo dell’Arma dei Carabinieri dedicato alla vigilanza sui luoghi di lavoro, con un ampliamento complessivo di circa 100 unità tra ufficiali, ispettori e carabinieri. L’obiettivo è migliorare la capacità di controllo territoriale, assicurando una maggiore presenza ispettiva e una risposta più rapida alle segnalazioni di irregolarità.

Educazione alla sicurezza e prevenzione degli infortuni in itinere

Il decreto estende le iniziative di sicurezza anche al sistema scolastico. L’Inail sarà chiamato a promuovere campagne formative nelle scuole, con focus sulla sicurezza stradale e sulla prevenzione degli infortuni in itinere.

Le nozioni fondamentali sulla sicurezza entreranno nei programmi di educazione civica, così da rendere la prevenzione parte integrante della formazione di base.
Viene inoltre specificato che la copertura assicurativa Inail si estende anche agli studenti impegnati in percorsi di formazione duale, inclusi gli spostamenti casa–scuola–luogo di tirocinio.

Borse di studio per i superstiti di vittime del lavoro

Dal 1° gennaio 2026 l’Inail erogherà borse di studio annuali agli studenti superstiti di lavoratori deceduti per infortunio o malattia professionale. Gli importi sono determinati in 3.000 euro per le scuole primarie e secondarie di primo grado, 5.000 euro per scuole secondarie di secondo grado e percorsi IeFP, e 7.000 euro per università, Afam e ITS Academy. L’erogazione avverrà previa domanda e sarà subordinata alla frequenza con profitto. La misura integra le prestazioni economiche già previste per i superstiti e rientra nel bilancio dell’Inail.

Sorveglianza sanitaria e orario di lavoro

L’articolo 18 del decreto modifica il Testo Unico (D.Lgs. 81/2008) stabilendo che le visite mediche obbligatorie previste nell’ambito della sorveglianza sanitaria devono essere computate nell’orario di lavoro, ad eccezione di quelle preassuntive. La disposizione chiarisce definitivamente un aspetto applicativo che aveva generato interpretazioni difformi, allineando la prassi aziendale al principio della tutela effettiva del lavoratore.

Un sistema coordinato di prevenzione

Nel suo complesso, il decreto delinea un quadro aggiornato delle politiche per la sicurezza sul lavoro, basato su quattro pilastri: incentivi economici, innovazione tecnologica, formazione strutturata e rafforzamento della vigilanza.

Le misure attribuiscono all’Inail un ruolo centrale non solo come ente assicuratore, ma anche come soggetto promotore della cultura della prevenzione e della gestione digitale dei rischi. La piena attuazione delle disposizioni richiederà decreti attuativi e un coordinamento costante tra ministeri, ispettorati e parti sociali, con l’obiettivo di rendere più efficiente e trasparente il sistema di sicurezza nazionale.

 

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