Breaking News Blocco licenziamenti: arriva la bocciatura da parte della Commissione Europea giovedì 3 Giugno 2021 Breaking News Lo scetticismo sul blocco dei licenziamenti, avanzato anche da Conflavoro PMI, diventa un affare europeo. Il divieto di licenziare è un vero e proprio freno all’adeguamento della forza lavoro a livello aziendale. Arriva la conferma persino da Bruxelles riguardante il blocco dei licenziamenti attivato lo scorso anno dal Governo italiano e ancora oggi in vigore. Secondo i tecnici, e come sostenuto a più riprese dalla nostra Confederazione, si tratta di una misura che tende “a influenzare la composizione, ma non la portata dell’aggiustamento del mercato del lavoro”. Sempre riportando le parole dei già citati tecnici “potrebbe addirittura rivelarsi controproducente” perché “più a lungo rimane in vigore” più “ostacola il necessario adeguamento della forza lavoro a livello aziendale”. A queste parole è seguito un dettagliato documento di analisi allegato al pacchetto economico di primavera di recente pubblicazione. Vantaggi per i contratti a tempo indeterminato, discriminazione per i lavoratori precari “L’Italia è l’unico Stato membro che ha introdotto un divieto universale di licenziamenti all’inizio della crisi del Covid-19”, hanno commentato da Palazzo Berlaymont ed esprimendo reale preoccupazione sulla possibilità di rinnovo della misura. I motivi dello scetticismo sono facilmente intuibili: il blocco dei licenziamenti non fa altro che avvantaggiare i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, a scapito dei lavoratori interinali e dei lavoratori stagionali. Inoltre, procedendo con un confronto con l’evoluzione del mercato del lavoro in altri Stati membri che hanno percorso una strada diversa dalla nostra, è evidente che il blocco dei licenziamenti non è stato particolarmente efficace e si è rivelato superfluo in considerazione dell’ampio ricorso a sistemi di mantenimento del posto di lavoro, come la cassa integrazione. Germania e Francia: c’è chi dice no Da un confronto con altri grandi Paesi, come ad esempio Germania e Francia, è emerso che l’elasticità dell’occupazione è ancora più bassa negli Stati che non hanno adottato il blocco e che sono stati in grado di contenere la crisi che si è abbattuta sul mercato del lavoro senza dover necessariamente ricorrere a misure restrittive come il blocco dei licenziamenti. Leggi altre notizie La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto