Breaking News Bruxelles boccia Roma, torna l’incubo infrazione. Governo si difende, ma servirà manovra-bis mercoledì 5 Giugno 2019 Breaking News Conte: “Rispetteremo Patto di stabilità”. Di Maio e Salvini: “Giù le mani da crescita, investimenti e imprese”. Sotto accusa soprattutto Quota 100 Come previsto ampiamente, l’Italia è di nuovo sulla graticola con Bruxelles che lancia l’ultimatum al governo Conte e avverte il ministro tria della possibilità di aprire una procedura d’infrazione per il debito troppo alto. La sorte del Paese è ora di decisione degli altri Stati membri e, a meno che non si voglia fare un braccio di ferro, una manovra correttiva importante è l’unica soluzione. Già a novembre 2018 la tensione tra Italia e Ue aveva conosciuto picchi elevatissimi, con il deficit che, ipotizzato al 2,4% dall’esecutivo gialloverde, era stato poi ridimensionato al 2,04%. Ma, evidentemente, non è bastato per Bruxelles, che oggi ha replicato negativamente alla lettera di risposta del ministro Tria degli scorsi giorni, le cui soluzioni proposte non sono state ritenute sufficienti a rispettare la soglia del 60% sotto la quale dovrebbe rimanere il rapporto debito/Pil. Moscovici: “La parola ora spetta agli Stati membri” Se, però, pochi mesi fa a essere sotto accusa erano i risultati delle politiche economiche del precedente governo, stavolta il dito è puntato sull’attuale. E, in particolare, sulle mancate privatizzazioni che avrebbero dovuto portare introiti e, soprattutto, sulla riforma delle pensioni con Quota 100. Il debito/Pil, infatti, è salito lo scorso anno dal 131,4% al 132,2% e per questi 12 mesi Bruxelles lo prevede salire ancora fino al 133,7%. Ecco perché “la Commissione europea ha concluso che l’Italia non rispetta il criterio del debito e che una procedura per deficit eccessivo è giustificata. Ora tocca agli stati membri esprimersi. Ovviamente saremo sempre disposti a tenere in considerazione nuovi dati. La mia porta rimane aperta”. Parole, queste, affidate a Twitter da Pierre Moscovici, commissario europeo per gli Affari economici. Le repliche di Conte, Di Maio e Salvini “Nel Rapporto sul Debito inviato alla Commissione lo scorso 31 maggio – scrive Palazzo Chigi in una nota – il governo ha presentato una serie di giustificazioni (i cosiddetti fattori rilevanti) per il mancato rispetto della riduzione del rapporto debito/Pil nel 2018. In chiave prospettica, sono state anche fornite stime e valutazioni che indicano che nell’anno in corso l’Italia rispetterà i dettami del Patto di Stabilità e Crescita”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha però poi aggiunto su Facebook: “Oggi abbiamo regole europee elaborate in contesti economici, sociali e politici diversi rispetto a quelli attuali. Il Governo del Cambiamento si impegnerà per modificarle”. Sia da Luigi Di Maio sia da Matteo Salvini parole in difesa degli investimenti su crescita, lavoro e imprese. Il leader del M5S ha poi messo l’accento sulla riforma delle pensioni: Quota 100 non si tocca”, mentre il leader della Lega ha lanciato strali contro l’austerity e colto l’occasione per promuovere la Flat Tax: “L’unico modo per ridurre il debito creato in passato – ha avvertito – è tagliare le tasse, con la Flat Tax, e permettere agli Italiani di lavorare di più e meglio”. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto