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Aiuti alle partite Iva: al via la Iscro, ma i vincoli da rispettare sono molti

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Dal 1° luglio è possibile fare domanda, autonomi e professionisti, per l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa

Al via da ieri (1° luglio) la procedura per richiedere la Iscro, acronimo di Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. I destinatari sono le partite Iva e questa misura si configura come una sorta di ammortizzatore sociale a esse dedicato in esclusiva.

La misura è istituita dalla legge di Bilancio 2021 in via sperimentale per il triennio 2021-2023. L’Inps, con la circolare n. 94 del 30 giugno (leggila qui), ha fornito le istruzioni su come fare richiesta e ottenere l’indennità per autonomi e professionisti.

La sua portata verso la singola partita Iva, però, non è propriamente incisiva, se lo scopo è quello di aiutare gli autonomi a superare indenni il periodo emergenziale tamponando le perdite e i mancati incassi causa restrizioni Covid. Vi sono, inoltre, alcuni vincoli molto ‘stretti’ da rispettare per beneficiare dell’Iscro. Vediamo come funziona.

 

Destinatari, dotazione Iscro e criteri di ammissibilità

La misura è in favore degli iscritti alla Gestione Separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, inclusi i partecipanti agli studi associati o a società semplici.

L’importo dell’indennità è pari al 25% su base semestrale (non concorre alla formazione del reddito) dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle entrate. L’importo mensile minimo garantito per sei mensilità è di 250 euro e non può essere superiore agli 800 euro.

Per beneficiare della Iscro, inoltre, le partite Iva devono partecipare a percorsi di aggiornamento professionale i cui criteri devono ancora essere stabiliti da un apposito decreto interministeriale del Lavoro e dell’Economia.

Per ottenere l’indennità è necessario non essere titolari di trattamento pensionistico diretto né essere assicurati con altre forme previdenziali obbligatorie oltre la propria. Occorre, altresì, essere in regola con la propria contribuzione previdenziale obbligatoria. Non deve, inoltre, essere percepito il reddito di cittadinanza ed è necessario che la partita Iva sia aperta da almeno 4 anni.

 

Come fare domanda

È possibile fare domanda tramite il sito dell’Inps, oppure tramite patronato o, ancora, tramite contact center. Per info dettagliate e sostegno nella procedura, comunque, ti consigliamo di contattare direttamente i nostri esperti scrivendo una mail a incentivi@conflavoro.it.

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