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Scadenze fiscali del 30 giugno, mini-proroga in extremis al 20 luglio

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La nota del Mef anticipa il Dpcm di proroga, ma è arrivata soltanto a poco più di 24 ore dalle scadenze del 30 giugno

La proroga dei versamenti in scadenza il 30 giugno è ufficiale. Come spesso accade, però, è arrivata in extremis nonostante se ne parlasse già da settimane. Il ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, lo ha ufficializzato soltanto ieri sera (28 giugno) con una nota pubblicata alle ore 19.35 in cui viene anticipata l’adozione di un apposito Dpcm. Si tratta, sostanzialmente, di una mini proroga riguardante i soggetti Isa e forfettari.

Come spiega, infatti, la nota del Mef, “per tener conto dell’impatto che l’emergenza COVID-19 ha avuto anche quest’anno sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e dei loro intermediari, è stato adottato un DPCM che proroga il termine di versamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario”.

Nella sostanza, “il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi”. Metà luglio, dunque e, almeno al momento, non settembre come si vociferava (leggi qui). Il pagamento, però, può avvenire anche al 20 agosto, ma con maggiorazione dello 0,40%

Una proroga all’ultimo secondo che, anche stavolta, provoca un diffuso senso di malcontento e incertezza sia per i contribuenti sia per i professionisti, i quali lamentano l’assenza di una programmazione economica-fiscale lungimirante nonché i ritardi decisionali (vedi istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, arrivate il 25 giugno dall’Agenzia delle entrate) della macchina burocratica.

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