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Nuovi voucher, 600 mila lavoratori regolari in meno: trionfa l’economia sommersa

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Flop totale per PrestO e Libretto Famiglia, a fine anno i lavoratori in nero oltre quota 800 mila

I nuovi voucher? Un flop così grande da far già rimpiangere il vecchio strumento di retribuzione del lavoro occasionale, spazzato via dal Governo dopo essere stato additato come male endemico dell’Italia. I Libretto Famiglia e i PrestO, questi ultimi destinati alle imprese fino a cinque dipendenti, ma non di tutti i settori e con molteplici limiti di utilizzazione, a oggi sono infatti sfruttati in percentuali irrisorie. La denuncia arriva da Claudio Negro della Fondazione Kuliscioff.

I lavoratori scomparsi – Negro, per avvalorare la sua tesi, analizza le cifre desolanti fornite dall’Osservatorio sul precariato Inps. Nel 2016 sono stati 1,6 milioni i lavoratori pagati con il sistema voucher ormai abrogato. In proporzione e considerando i lavori stagionali, si può affermare che i lavoratori occasionali retribuiti coi vecchi voucher siano stati 1,2 milioni fino a settembre 2016. Ma nello stesso periodo del 2017, sommando al computo totale i contratti determinati oggi aumentati anche per via dei limiti numerici all’utilizzo dei PrestO, mancano all’appello circa 600 mila posti di lavoro. Che diventeranno facilmente più di 800 mila a fine anno. Si parla di posti regolari. Perché questi posti, naturalmente, non si sono tutti quanti volatilizzati, ma stanno contribuendo a dare nuova linfa al lavoro nero, dunque all’economia sommersa.

Aumentano i determinati, crollano i voucher – Negro, nel confronto con lo scorso anno, ricorda l’incremento di 182 mila contratti a chiamata a tempo determinato e di altri 45 mila part time non orizzontali. Per comodità, poi, egli considera pienamente azzeccato il calcolo Inps che prevede per fine anno la retribuzione di 300 mila lavoratori con il nuovo duplice sistema PrestO e Libretto Famiglia, cifra pari al 20 per cento degli 1,6 milioni del 2016. 230 mila lavoratori se si considera settembre 2017 come riferimento.

Le conclusioni – Negro, analizzando gli stessi dati Inps, calcola altre 300 mila persone rientrate in regola col contratto di lavoro dipendente. Una cifra da sommare all’incremento dei contratti determinati e ai numeri Inps sui nuovi voucher. In definitiva il computo totale, se a fine 2016 parlava di 1,6 milioni di occupati tramite voucher di cui 1,2 milioni a fine settembre, oggi fotografa una cifra stimata di occupati intorno alle 827 mila unità per fine 2017. Di cui 620 mila riferiti a settembre 2017. Ecco, quindi, i circa 600 mila posti attualmente scomparsi. Lavoratori in parte inglobati dalle statistiche di disoccupazione, ma in parte finiti di certo ad allargare le maglie del lavoro nero. E destinati, come abbiamo visto, a crescere ancora nel prossimo trimestre.

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