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La settimana politica: dalla costituente del M5S all’ok di Fitto in Europa

Il commento dell’area Relazioni Istituzionali di Conflavoro sulle ultime novità in politica: dal l’ufficialità del cambio di linea del M5S, al G20 con Meloni

Weekend contrassegnato dagli esiti dei voti in seno all’Assemblea Costituente del M5S. Oltre alle numerose modifiche allo statuto approvate dai votanti – tra le più chiacchierate, per motivazioni intuibili, rimangono la fine del limite dei due mandati e l’eliminazione della figura del garante – la guida indiscussa del Movimento 5 Stelle rimane ora nelle mani di Giuseppe Conte, che come trapelato dalle prime dichiarazioni, intende affermare un partito progressista e aperto alle alleanze, purché basate su accordi programmatici chiari, precisi, al fine di evitare compromessi politici generalisti.

Dopo la battuta su francescani e gesuiti, iniziano a circolare già le prime indiscrezioni sulle prossime intenzioni di Beppe Grillo, che affiancato da vari fedelissimi della prima ora dell’M5S (tra cui Di Battista, Raggi e Toninelli) parrebbe intenzionato a dar vita all’ipotesi di una nuova creatura politica, senza escludere l’opzione di una guerra legale sul simbolo, che potrebbe essere già in corso di valutazione. Per un capitolo che si chiude, dunque, se ne aprono altri ancora tutti da scrivere. 

Europa, via libera a Fitto

A Bruxelles, intanto, nel corso della settimana è stata finalmente raggiunta l’intesa tra Popolari e Socialisti sulla squadra di von der Leyen dopo lo scontro sulle vicepresidenze esecutive, assegnando a Raffaele Fitto, insieme alla spagnola Teresa Ribera, il via libera dal Parlamento Europeo che gli consente di ottenere la carica di Vicepresidente esecutivo. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 27 novembre, quando si terrà il voto di fiducia a Strasburgo per la nuova Commissione, il cui insediamento avrà luogo il 1° dicembre. 

Meloni al G20 di Rio

Nel frattempo Meloni, oltreoceano, tiene il punto al G20 di Rio sui principali dossier internazionali – focus su Ucraina, Medio Oriente e lotta alla fame – a cui segue la visita al Presidente argentino Milei, condividendo i temi su cui si strutturerà l’alleanza strategica sui due paesi, anche sulla base dell’individuazione dei numerosi “punti in comune per difendere l’identità dell’Occidente in tempi drammaticamente difficili”. 

Regionali, la vittoria del centrosinistra e il KO del M5S

Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria hanno fatto registrare una doppia vittoria al centrosinistra, nel primo caso confermando la guida della regione con Michele De Pascale e nel secondo caso togliendola al centrodestra con la vittoria di Stefania Proietti.

Numerosi gli spunti di riflessione emersi da questo esito elettorale, primo tra tutti il ritorno di un dato sconfortante sulla bassa affluenza, che se in Umbria ha superato di poco il 50%, in Emilia non ha raggiunto neanche la metà degli aventi diritto al voto.

Inoltre, al netto del risultato dello schieramento vincente, in entrambe le regioni sono crollati i consensi verso il Movimento 5 Stelle, che si è fermato sotto il 5%, mentre guardando al centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno mantenuto stabili i consensi, al contrario della Lega che ha registrato risultati un pò deludenti – non senza generare ripercussioni sullo scenario nazionale.

Se infatti la road map delle riforme non si tocca, è sulle modifiche da introdurre alla Legge di Bilancio durante l’esame parlamentare che i toni potrebbero riaccendersi.

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