Politica La settimana politica: prove di pace alle esequie di Papa FrancescoLa morte di Papa Francesco ha attirato l’attenzione mondiale su Roma, scenario di molti incontri bilaterali sulle sorti geopolitiche del mondo lunedì 28 Aprile 2025lunedì 28 Aprile 2025 Array I riflettori del mondo puntati su Roma. La scomparsa di Papa Francesco nel lunedì dell’Angelo ha scosso le coscienze, dominando interamente l’attualità di queste settimane. Un concentrato di attenzione che proseguirà anche in vista del Conclave, che avrà luogo a partire dal prossimo 7 maggio per l’elezione del Pontefice successore, su cui numerose sono ancora le incognite nonostante circoli già un primo toto nomi. Tra questi, gli italiani papabili sono ben tre: l’attuale Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e il patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa. L’eredità di Papa Francesco Sull’attesa pesano le riflessioni sulla gestione etica terrena della preziosa eredità di Bergoglio, non soltanto in considerazione dell’atteggiamento dirompente nei confronti di numerose problematiche del nostro tempo e delle sua vicinanza agli ultimi, ma anche in relazione a come il nuovo Pontefice si porrà rispetto all’applicazione della dottrina della Chiesa alla realtà contemporanea e alle annose questioni geopolitiche che stanno interessando il nostro tempo. Il confronto tra Trump e Zelensky Non è un caso infatti se i funerali di Papa Francesco hanno anche fatto da cornice a delle relazioni internazionali sui dossier più importanti, all’apice il colloquio tra Trump e Zelensky rispetto a cui si attendono esiti pratici nelle trattative di pace in corso, ma anche la promessa di un prossimo incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e Von der Leyen per un confronto sul tema dei dazi. Erano presenti oltre 160 delegazioni ufficiali tra sovrani, capi di Stato e di Governo arrivati da ogni parte del mondo, mettendo alla prova una macchina organizzativa e di sicurezza oggettivamente impeccabile per un evento così straordinario. I bilaterali del Presidente Meloni Il Presidente Meloni ha colto l’occasione per alcuni incontri bilaterali, con il premier ungherese Orban e quello britannico Starmer, il Presidente argentino Milei e soprattutto Zelensky, che nello stesso pomeriggio è stato ricevuto a Palazzo Chigi. Questi incontri hanno fatto seguito alla sequela di appuntamenti strategici che avevano avuto luogo nella settimana ancora precedente, in particolar modo il meeting alla Casa Bianca con Trump sul tema dazi – durante cui aveva ottenuto la promessa di una prossima visita di Trump in Italia con la possibilità di incontrare anche i vertici UE – e l’incontro con il suo Vice Vance nei giorni subito dopo a Roma. Verso i referendum e il turno elettorale Sul piano interno rimangono scottanti i dossier legati alle votazioni e ai referendum ormai prossimi. Dopo la pronuncia della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge campana sul terzo mandato, si è aperta ufficialmente la partita per la definizione dei candidati. All’interno della maggioranza si è avviato un complesso lavoro di mediazione tra i principali azionisti: la Lega intenderebbe mantenere la guida di Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, mentre Fratelli d’Italia vorrebbe ottenere la candidatura alla presidenza di almeno una Regione settentrionale. Anche PD e M5S sono impegnati nella ricerca di una figura condivisa, soprattutto in Campania dove De Luca è ormai fuorigioco dopo la sentenza. Rimane invece in piedi la possibile candidatura di Roberto Fico, possibile candidato con l’appoggio di entrambi. In vista poi dei referendum dell’8 e 9 giugno, il segretario generale della CGIL Landini ha avviato una serie di incontri politici con i leader delle principali forze di opposizione. Dal PD è arrivato un chiaro sostegno all’iniziativa referendaria, definita da Schlein “un’occasione concreta per migliorare la vita delle persone”. Più cauto l’atteggiamento del M5S, con Conte che ha annunciato libertà di coscienza ai propri elettori, pur senza ostacolare la consultazione. Netta invece la posizione di AVS, che ha garantito il proprio pieno appoggio alla mobilitazione promossa da Landini. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto