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Payback dispositivi medici, Broya de Lucia: “TAR Lazio nega giustizia, ora serve risposta politica”

“Una pagina nera il TAR del Lazio che rigetta il ricorso sul meccanismo del payback dispositivi medici” afferma Broya de Lucia, presidente Conflavoro PMI Sanità

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“La sentenza del TAR del Lazio che rigetta il ricorso contro il meccanismo del payback sui dispositivi medici è, per Conflavoro PMI Sanità, una pagina nera per il diritto e per la tutela del tessuto produttivo italiano”. Lo afferma Gennaro Broya de Lucia, presidente di Conflavoro PMI Sanità.

Le motivazioni del TAR Lazio

“Il Tribunale ha stabilito tre punti chiave: le imprese erano consapevoli della normativa sul payback e potevano organizzarsi; il meccanismo non incide formalmente sugli appalti pubblici, anche se ne altera la sostenibilità economica; le contestazioni contro i provvedimenti regionali vanno presentate al giudice ordinario, non al TAR”.

“Quella del TAR è una decisione gravissima – evidenzia Broya de Lucia – che lascia senza tutela le aziende e le spinge verso il baratro, obbligandole a rimborsare forniture effettuate anche dieci anni fa, in base a regole decise solo dopo. Una norma retroattiva che mina la certezza del diritto e travolge ogni equilibrio economico, soprattutto per le piccole e medie imprese”.

L’appello alla politica

”A questo punto, l’unica via è politica: chiediamo la sospensione immediata dell’efficacia della norma per tutte le imprese attualmente a rischio e una soluzione strutturale e definitiva dal tavolo in corso presso il MEF. Senza un intervento rapido e deciso, centinaia di imprese del medtech italiano scompariranno, con danni irreparabili anche per la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale” conclude.

 

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