Terzo Settore Terzo Settore, Avviso 2/2025: 13,5 milioni per progetti di rilevanza nazionaleConflavoro Terzo Settore è al fianco degli ETS per tradurre le priorità dell’Atto di indirizzo in progetti solidi, sostenibili e replicabili martedì 30 Settembre 2025martedì 30 Settembre 2025 Array di Oliviero Casale, membro del CTS Terzo Settore di Conflavoro Con Decreto direttoriale n. 201 del 16 settembre 2025 è stato adottato l’Avviso n. 2/2025 per finanziare iniziative e progetti di rilevanza nazionale promossi dagli ETS. L’Avviso attua l’Atto di indirizzo 2025 (D.M. n. 124 del 7 agosto 2025) che definisce obiettivi generali, aree prioritarie e linee di attività a valere sul Fondo di cui all’art. 72 del Codice del Terzo Settore. Tutta la documentazione è pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro. Quante risorse e come vengono erogate La dotazione complessiva è pari a € 13.537.043,39, ripartita su due annualità: 80% a titolo di anticipo (2025) e 20% a saldo (2027). Le risorse finanziano i progetti utilmente collocati in graduatoria fino a esaurimento, con possibilità di scorrimento su risorse future. Per l’anticipo è richiesta fideiussione conforme ai requisiti dell’Avviso. La finestra per presentare domanda è aperta dalle ore 10:00 del 25 settembre 2025 alle ore 15:00 del 28 ottobre 2025, accessibile tramite piattaforma ministeriale (SPID/CIE). Il termine è perentorio e la piattaforma rilascia ricevuta con protocollo. I soggetti del Terzo Settore che possono partecipare ODV e APS iscritte al RUNTS Fondazioni ETS o Fondazioni iscritte all’Anagrafe ONLUS (regime transitorio) Reti associative (art. 41 CTS) con associati/affiliati/aderenti indicati come soggetti attuatori iscritti nelle sezioni ODV/APS del RUNTS o Fondazioni del Terzo Settore. Limiti di partecipazione: ogni ente 1 sola proposta da capofila; se è capofila può partecipare a un solo altro progetto come partner; chi è solo partner può stare al massimo in 2 progetti. La violazione rende inammissibili tutte le proposte in cui l’ente compare. Cosa finanzia il bando (caratteristiche minime, pena esclusione) I progetti devono prevedere: Attività in almeno 10 Regioni (interventi concreti, non solo informazione) Durata: 12–18 mesi Contributo ministeriale richiesto: € 250.000 – € 500.000 Sostenibilità finanziaria: il costo totale del progetto ≤ le entrate dell’ultimo bilancio dell’ente (in ATS vale la somma delle entrate di tutti). La piattaforma blocca l’invio se il vincolo non è rispettato. Cofinanziamento ODV/APS: minimo 20% del costo totale Fondazioni: minimo 50% Partenariati misti: si applica il principio di prevalenza (in parità, rileva la natura del capofila) Come presentare domanda Domanda solo online sulla piattaforma MLPS, allegando la modulistica ufficiale (Mod. A–F). Per richieste di assistenza: ticket tramite form ministeriale (quesiti tecnici/normativi, questi ultimi fino a 7 giorni prima della scadenza). Per la VIS supporto a supporto@openimpact.it. Comunicazioni con l’Amministrazione via PEC indicata in domanda, con oggetto “Avviso n. 2/2025 – art. 72 D.Lgs. 117/2017”. Foro competente: Roma. Modello F (VIS): obbligatorio su “Impact Call” Il Modello F è il Piano di monitoraggio e valutazione d’impatto sociale (VIS): si compila esclusivamente su mlps.openimpact.it (Impact Call). Al termine si scarica il report di sintesi, da allegare alla domanda come Modello F. Il mancato caricamento impedisce l’invio dell’istanza. Spese ammissibili e tetti nel Piano finanziario (Mod. E) Tetti vincolanti per voce, a pena di non riconoscimento dell’eccedenza: Segreteria/coordinamento/monitoraggio ≤ 10% Affidamenti a terzi ≤ 30% Progettazione ≤ 5% (ammissibile dalla data di pubblicazione dell’Avviso) Spese generali non direttamente imputabili ≤ 10% Tutte le spese devono essere sostenute entro la chiusura del progetto e quietanzate entro il rendiconto.Eccezioni ammissibili (estratto): costi personale per rendicontazione dopo la chiusura; premi fideiussione (copertura fino al 31/12/2028, se spesi entro la chiusura); progettazione da data di pubblicazione Avviso; spese generali non dirette se documentabili e allocate con criteri equi. Clicca qui per il link al bando L’Avviso 2/2025 è un’occasione concreta per portare innovazione sociale e impatto misurabile su scala nazionale. In un mondo sempre più complesso – crisi demografiche, transizioni digitale ed ecologica, nuove vulnerabilità – il Terzo Settore non è solo un “beneficiario” di fondi: è un’infrastruttura civile antifragile, capace di apprendere dai momenti di difficoltà e di generare risposte nuove dove la pressione sociale è maggiore. Per questo servono attenzioni maggiori e incentivi stabili, capaci di trasformare i progetti in servizi continuativi e scalabili, valutati con rigore, che producano impatto reale sul bene comune. L’Avviso rafforza la Valutazione di Impatto Sociale (VIS). La nostra proposta è andare oltre l’adempimento: una VIS che misuri non solo output e outcome, ma il valore generato per il bene comune – persone, comunità e ambiente – con indicatori chiari, baseline, target pubblici e coinvolgimento degli stakeholder. Così la misurazione diventa trasparenza, apprendimento e capacità antifragile di adattarsi e migliorare. Chiediamo una politica industriale del non profit: programmazioni pluriennali, procedure snelle, premialità per chi condivide i dati d’impatto e costruisce alleanze con PMI, enti locali, scuola e sanità territoriale. Gli ETS generano valore pubblico – coesione, salute, lavoro, competenze – e devono essere messi nelle condizioni di crescere, innovare e attrarre talenti, non solo di sopravvivere ai bandi. È un investimento diretto nell’antifragilità sociale del Paese e nel bene comune. In questa prospettiva, Conflavoro Terzo Settore è al fianco degli ETS per tradurre le priorità dell’Atto di indirizzo in progetti solidi, sostenibili e replicabili, capaci di lasciare tracce positive nei territori e di rafforzare l’antifragilità del Paese. Sostenere oggi il Terzo Settore significa investire nelle generazioni future: con maggiore attenzione e incentivi mirati, gli ETS possono amplificare l’effetto dei fondi pubblici, generare valore condiviso e accompagnare l’Italia nelle sue transizioni con risultati verificabili e benefici duraturi per il bene comune. Conflavoro c’è—dalla proposta alla rendicontazione—per fare la differenza, insieme. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto