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Catalfo: “Altre 9 settimane di Cig”, ma l’imbuto Inps crea il caos nei pagamenti

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Incontro coi sindacati ieri sera e garanzie sulle misure in arrivo, dati Inps drammatici su ritardi erogazione ammortizzatori

Durante l’incontro di ieri sera coi sindacati dei lavoratori, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha confermato che nel decreto Maggio in uscita questa settimana (salvo imprevisti: la quadra completa non è ancora stata trovata) saranno prorogate tutte le misure di sostegno al reddito già messe in atto nel Cura Italia (leggi e scarica i focus). E ben lontano, peraltro, da essere concretizzate per tutti i richiedenti, come riportano i dati Inps.

Dunque, conferma per la Cigd per altre 9 settimane, gli indennizzi a stagionali, autonomi e professionisti, i congedi parentali e il bonus baby sitter. L’utilizzo di quest’ultimo sarà allargato anche ai servizi per l’infanzia e centri estivi.

La proroga degli ammortizzatori sociali, assolutamente necessaria e che dovrà essere confermata in toto anche per quanto riguarda lo stop all’obbligo di consultazione, informativa e accordo sindacale (a seconda del tipo di sostegno) per tutti i lavoratori dipendenti, chiaramente dovrà conoscere una celerità che oggi è ben lontana dall’essere presente.

 

Catalfo promette che l’imbuto Inps sarà risolto

Anche perché il ministro Catalfo ha confermato la proroga dello stop ai licenziamenti. E questo, senza un’accelerazione da parte di Inps dei pagamenti degli ammortizzatori sociali per Covid-19, farà paradossalmente aumentare il caos e i pericoli per i nostri lavoratori. Catalfo ha però spiegato di aver previsto “una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig” oltre a “tutele per i lavoratori dello spettacolo e dello sport”.

Andava però prevista prima. A due mesi dal Cura Italia del 17 marzo, in tanti, troppi non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione dall’Inps. Per non parlare della faccenda di Fsba (guarda il video per saperne di più e clicca qua per aderire alla class action), che avrebbe dovuto velocizzare il sostegno statale agli artigiani e che, invece, tarda ancora ad arrivare per moltissimi. I Fondi, in generale, ‘delegati’ dallo Stato ai pagamenti pare si stiano muovendo con gravi ritardi nell’erogazione.

 

I ritardi enormi di Cigo, Assegno ordinario, SR41 e Cigd

Gli ultimi dati di Inps recitano che “i beneficiari complessivi di Cassa integrazione ordinaria e Assegno ordinario, al 4 maggio 2020, sono 8.213.448. Dei relativi benefici, 5.348.599 sono già stati anticipati dalle aziende con conguaglio INPS, e 2.864.849 sono a pagamento diretto, in corso di pagamento”.

Per quanto riguarda la Cigo sono pervenute 369.805 domande. Di queste 151.669 risultano essere con pagamento a conguaglio e 218.136 con pagamenti diretto, a oggi ne sono state autorizzate 314.500.

Per quanto riguarda le domande di Assegno ordinario, Inps specifica che “quelle inviate ai Fondi sono 186.334 per un totale di 2.926.087 beneficiari. Di queste domande, 1.525.002 risultano essere con pagamento a conguaglio già pagate, e e 1.401.085 con pagamento diretto. Le domande attualmente in istruttoria sono 120.000. Di queste già 54.300 sono state autorizzate”.

“Ad oggi – spiega ancora l’Istituto – le richieste di pagamento diretto già pervenute all’INPS tramite Modello SR41 (il modello che le imprese mandano con gli iban dei lavoratori e le ore effettive di cassa) sono circa un terzo del totale stimato: 191.752 per un totale di 709.450 beneficiari. In relazione a tali richieste INPS ha effettuato 110.020 pagamenti per 364.800 beneficiari“.

In riferimento alla cassa integrazione in deroga, le domande “determinate dalle singole regioni e inviate all’Inps per autorizzazione al pagamento, sono 241.079”. Nel dettaglio, “di queste 130.506 sono state autorizzate da Inps, 32.622 sono state pagate a una platea pari a 67.746 beneficiari”.

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