Politica La settimana politica: il filo tra elezioni regionali e conflittiDai candidati per le elezioni regionali al monito “Quirinale” sull’Europa, passando per le crisi internazionali lunedì 8 Settembre 2025lunedì 8 Settembre 2025 Array Nella giornata di sabato il Partito Democratico ha ufficializzato la lista dei candidati del centrosinistra unito alle prossime elezioni regionali, confermando Roberto Fico in Campania e Antonio Decaro in Puglia, a cui si affiancano Eugenio Giani, che corre per un secondo mandato in Toscana, Matteo Ricci nelle Marche, Pasquale Tridico in Calabria e Giovanni Manildo in Veneto. Gli equilibri in Puglia L’annuncio relativo ai candidati presidente alle elezioni regionali, diffuso attraverso i canali ufficiali e subito rilanciato dai principali quotidiani, è stato accompagnato da un messaggio che insiste sulla coesione della coalizione. La situazione in Puglia ha richiesto una particolare attenzione politica, con la candidatura di Decaro che ha portato a una mediazione con Alleanza Verdi Sinistra. In questo contesto, Nichi Vendola ha confermato la propria presenza come candidato al consiglio regionale, mantenendo così un ruolo significativo nella futura composizione della coalizione. Il ritiro di Michele Emiliano, che ha fatto un passo indietro rispetto a ipotesi di ricandidatura, ha contribuito a rafforzare la soluzione unitaria. La situazione del centrodestra verso le elezioni regionali Sul versante del centrodestra, il quadro verso le elezioni regionali appare invece ancora in fase di definizione. I principali partiti della coalizione hanno dichiarato che a breve saranno comunicati i nomi dei candidati e che la compagine rimarrà compatta, ma restano aperti alcuni nodi di rilievo, primo tra tutti in Veneto, dove prosegue il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia sulla successione di Luca Zaia, con la scelta del candidato che continua a rappresentare un banco di prova per l’equilibrio interno alla coalizione. Il monito europeista di Mattarella da Cernobbio Le elezioni regionali non sono state il solo argomento principe della settimana appena trascorsa. Nel videomessaggio trasmesso in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, infatti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato come il mondo contemporaneo, attraversato da conflitti, tensioni geopolitiche e trasformazioni economiche, abbia più che mai bisogno di un’Unione Europea forte e coesa. Secondo il Presidente, l’Europa deve assumersi la responsabilità di difendere i principi democratici e i diritti fondamentali, mantenendo viva la memoria del suo percorso storico e trasmettendo alle nuove generazioni il senso di un progetto condiviso. Particolare rilievo è stato dato al richiamo contro i rischi di una regressione verso forme autoritarie e al monito contro i nuovi monopoli tecnologici globali, definiti da Mattarella come “nuove Compagnie delle Indie”. In questo senso, il discorso di Cernobbio ha assunto la valenza di un appello alla consapevolezza europea, in un momento segnato da sfide interne e da scenari internazionali che richiedono unità di azione. Zelensky rifiuta l’invito di Putin Sul fronte della guerra in Ucraina, il Presidente Zelensky ha respinto l’invito di Vladimir Putin a recarsi a Mosca per un incontro diretto, definendolo una proposta irrealistica, soprattutto mentre l’Ucraina continua a subire attacchi quotidiani. Zelensky ha ribaltato l’iniziativa, affermando che qualora vi fosse una reale volontà di confronto, dovrebbe essere lo stesso Presidente russo a recarsi a Kiev. Proseguono proteste e bombardamenti in Medio Oriente Sul versante mediorientale, a Gerusalemme e a Tel Aviv migliaia di cittadini sono scesi in piazza chiedendo il cessate il fuoco permanente e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Parallelamente, l’esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti sulla striscia di Gaza, colpendo edifici nelle zone densamente popolate e disponendo nuove evacuazioni verso il sud della Striscia. Le autorità militari hanno indicato Khan Younis e Al Mawasi come aree umanitarie sicure, ma le organizzazioni internazionali hanno lanciato l’allarme sulle condizioni in cui migliaia di civili sono costretti a spostarsi, con rischi elevati per la popolazione più vulnerabile. Sempre in relazione alla crisi mediorientale, ha trovato spazio nel dibattito politico italiano la vicenda della Global Sumud Flottilla, la più grande missione composta da decine di imbarcazioni con a bordo volontari internazionali diretti a Gaza per consegnare aiuti umanitari. La Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein aveva inviato una lettera al Governo per chiedere garanzie sulla sicurezza dei partecipanti, a cui il Presidente del Consiglio Meloni ha replicato tramite social, invitando a privilegiare canali istituzionali di cooperazione già attivi e presentando l’iniziativa “Food for Gaza”, che ha visto l’Italia inviare oltre duecento tonnellate di beni di prima necessità attraverso corridoi concordati. Meloni ha comunque assicurato che, qualora la Flottilla proseguisse la navigazione, le istituzioni italiane garantiranno la tutela dei propri cittadini imbarcati. 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