Breaking News Corruzione: un’indagine Istat quantifica il fenomeno lunedì 16 Ottobre 2017 Array Breaking News La parola alle famiglie Corruzione, disciplinata dal Codice Penale, Libro II – Dei delitti in particolare, Titolo II – Dei delitti contro la pubblica amministrazione, è quella condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi. Nell’indagine sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016 per la prima volta l’Istat si pone l’obiettivo di capire quanto il fenomeno corruttivo sia radicato all’interno del tessuto sociale Italiano. Sotto il riflettore liberi cittadini e famiglie, non parliamo quindi di numeri processuali, ma di realtà concrete che hanno visto o conosciuto dinamiche corruttive nel loro quotidiano, in maniera diretta o indiretta. Un campione di 43mila persone tra i 18 e gli 80 anni di età a cui è stato chiesto se a loro stessi o ad un familiare convivente sia stato suggerito o richiesto di pagare, fare regali o favori in cambio di facilitazioni nell’ accesso a un servizio o di un’ agevolazione. E’ stato indagato se vi sia stato uno scambio, in quale modo sia avvenuto, la sua entità e il suo esito, infine il comportamento di denuncia. Per la prima volta si contano i numeri concreti del male maggiore del nostro paese: ecco i luoghi, gli ambiti, i settori e le modalità di attivazione della dinamica “corruzione” secondo l’Istat. Il Lazio:la regione di Roma capitale si posizione al primo posto. Questa la regione con più alta concentrazione di corruzione, il 17,90% dei residenti afferma che tra il 2014 e il 2016 ha ricevuto richieste di denaro o altro in cambio di servizi o favori. Al nord le cifre scendono e in Trentino solo 1 cittadino su 40 sembra essersi trovato in una spiacevole situazione corruttiva o di favoritismo. L’oggetto di scambio privilegiato si conferma il denaro per il 60 % dei casi. I corrotti gradiscono poi un trattamento privilegiato al 16,10% e richiedono una prestazione sessuale il 4,3% delle volte. Ma quali sono i settori maggiormente coinvolti? Nella sanità le percentuali sono molto alte, e all’interno di questo ambito il 69% degli attori corrotti è rappresentata da medici che richiedono una visita a pagamento nel loro studio privato prima di far accedere il cittadino al servizio pubblico per essere curati. E i concussi cosa ne pensano? L’indagine Istat si è interessata anche a questo rispondendo che tra le famiglie che hanno accettato lo scambio, l’85,2% ritiene che aver pagato sia stato utile per ottenere quanto desiderato: in particolare nell’ambito delle public utilities si conta il 99,1% dei soddisfatti, in particolare il 92,3% con l’obiettivo di ottenere un lavoro e l’82,8% per una prestazione sanitaria. Quanto emerge è che corruzione, favoritismi e raccomandazioni sono modalità sociali tacitamente accettate e messe in atto a tutti i livelli all’interno dei diversi settori. Rappresenta un comportamento tollerato dalle persone, così dimostra l’indagine Istat, che conta solo il 2,2% di famiglie che dopo aver subito una richiesta di corruzione denuncia l’episodio. E gli imprenditori cosa ne pensano? L’istat domanda ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti qual’è stata la loro percezione rispetto a dinamiche corruttive. Il dato stimato è elevato: il 32,4% dichiara che nel settore in cui opera succede spesso di essere obbligati a pagare per ottenere licenze, concessioni o permessi per l’import e l’export, o per agevolare pratiche fiscali o velocizzare procedure giudiziarie. “Un elemento di degrado preoccupante per il nostro tessuto sociale – commenta il Presidente di Conflavoro PMI Roberto Capobianco – la corruzione è il seme di una società malata. Le aziende devono essere le prime a rendersi indipendenti da queste dinamiche spregevoli, per contribuire alla crescita di un’economia sana, produttiva e soprattutto che faccia della meritocrazia il suo principio fondante. E’ nella burocrazia che si annida la macchia della corruzione, bisogna aver il coraggio di denunciare un sistema colluso in tutti gli ambienti e i settori, insegnando alle nuove generazioni che il cambiamento parte sempre da noi.” Per consultare l’indagine Istat in versione integrale clicca qui. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto