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Fisco: stop estivo alla notifica di oltre un milione di atti

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Nessuno stop agli atti inderogabili. Tra notifiche temporaneamente sospese dal fisco circa 450mila sono di riscossione

‘Congelate’ per il mese di agosto la notifica di oltre 1 milione di atti da parte del fisco. Lo ha stabilito la stessa Agenzia delle entrate in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze. “E’ un segno di riguardo nei confronti dei contribuenti – spiega il titolare del dicastero, Giovanni Tria – con l’obiettivo di ridurre al minimo eventuali disagi in un periodo particolare dell’anno”. Attenzione, però, perché non sono sospesi gli atti cosiddetti inderogabili. Come precisa l’Agenzia, la ‘tregua’ riguarda in particolare circa 650mila comunicazioni e circa 450mila cartelle di riscossione.
 

Il dettaglio di Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle Entrate ha bloccato la partenza di 120mila lettere di compliance e di 430mila comunicazioni in cui si evidenzia l’eventuale presenza di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi e Iva. Nella sospensione di agosto rientrano anche le richieste agli intermediari e ai contribuenti di esibizione di documenti relativi al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi sui dati relativi a deduzioni, detrazioni e ritenute indicati in dichiarazione.

Potranno essere prodotti entro il prossimo 1 ottobre con riferimento alle dichiarazioni del 2016 relative all’anno di imposta 2015. A queste si aggiungono le lettere di compliance relative a varie tipologie di reddito, per l’anno d’imposta 2014, attraverso le quali l’Agenzia permette ai contribuenti di rimediare in autonomia a eventuali errori o dimenticanze sui redditi dichiarati con sanzioni ridotte.

 

Le cartelle di riscossione regione per regione

Circa 450mila cartelle sono quelle provenienti da Agenzia delle entrate – Riscossione e che si fermano per la pausa estiva. Il dettaglio regionale (Sicilia esclusa, dove non è presente l’ente) vede al primo posto il Lazio, con circa 73mila atti congelati. Seguono la Lombardia (64mila) e il Veneto (44mila). Subito dietro Campania (42mila), Toscana (circa 38mila) e Calabria (30mila).

E ancora: Piemonte (26mila), Puglia (20mila), Sardegna (20mila), Emilia Romagna (18mila), Liguria (17mila), Friuli Venezia Giulia (poco meno di 11mila) e Abruzzo (10mila). Sotto le 10mila cartelle, ‘congelate’ in agosto quelle di Umbria, Basilicata e Marche – intorno alle 7mila – così come quelle di Trentino Alto Adige (6mila), Molise (2mila) e, infine, Valle d’Aosta con circa un migliaio di cartelle.

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