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Governo, salta in extremis patto Di Maio-Salvini. Ecco le mosse di Mattarella

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M5S rinuncia a Palazzo Chigi, ma in cambio non vuole Berlusconi. Lega tentenna, ma non rompe lo schieramento. Centrodestra chiede a Mattarella incarico di governo

Si avvicina sempre più il giorno del giudizio per la legislatura corrente. Movimento 5 Stelle e Lega, infatti, non hanno trovato l’accordo per formare una maggioranza e, a questo punto, la faccenda per il Quirinale si complica notevolmente. 

In realtà si complica per tutti gli italiani, cittadine e imprese che rischiano di vedersi aumentare l’Iva in modo esponenziale se non saranno trovati gli oltre 12 miliardi di copertura necessari a scongiurare l’incremento della pressione fiscale. 

Luigi Di Maio si è detto disposto a un governo a tempo con un premier terzo per raggiungere reddito di cittadinanza, scrivere una legge anti-corruzione e smantellare la riforma Fornero. Unica richiesta, la solita: Forza Italia deve restare fuori dall’esecutivo. 

Matteo Salvini, dopo un summit dell’ultimo minuto con gli altri leader di centrodestra, ha confermato a Mattarella l’unità dell’area da lui rappresentata. Di più: durante le consultazioni appena terminate ha chiesto al presidente della Repubblica l’incarico per andare a cercare i voti in parlamento.
 

Le opzioni del Quirinale

Improbabile che Mattarella arrivi a dare un incarico al buio, cioè senza certezze sui numeri. C’è però un punto su cui Lega e M5S sono concordi. Non voteranno un governo tecnico o che non vada comunque incontro a quanto hanno stabilito le elezioni del 4 marzo. No alle larghe intese, dunque. 

Ma il Quirinale, a meno di ormai difficili strappi nel centrodestra o mutamenti nelle decisioni dei pentastellati, dovrà comunque provare a proporre un nome fuori dai partiti per cercare di formare un governo dall’appoggio trasversale. Un appoggio che, magari, potrebbe avere il via libera di PD e centrodestra se Mattarella facesse un nome sì istituzionale, ma legato al centrodestra. Il nome-prototipo delle ultime ore è quello del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. 

Però, sempre dando per scontato che tutti i partiti restino fermi sulle loro rispettive posizioni, e dunque il nome proposto da Mattarella non ottenga la fiducia parlamentare, resteranno soltanto le elezioni anticipate. Il capo del governo di transizione, dunque, potrebbe restare Paolo Gentiloni.

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