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Sisma de L’Aquila: arrivano 10 milioni per Pmi danneggiate e startup

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Dopo il terribile sisma che ha distrutto l’economia dei molto comuni aquilani, il MiSE sblocca dieci milioni per progetti legati ad attrattività del territorio e turismo

Sono passati quasi dieci anni dagli eventi sismici dell’area aquilana che culminarono nel terribile terremoto dell’aprile 2019, distruggendo vite ed economia del territorio. Migliaia le piccole e medie imprese, in numerosissimi comuni, scomparse o gravemente segnate dalle conseguenze. Il ministero dello Sviluppo economico adesso libera altri 10 milioni di euro per contribuire a rafforzare l’attrattività e l’offerta turistica del territorio aquilano. Si tratta di fondi assegnati dal Cipe nell’ambito del programma di sviluppo dell’area del cratere denominato ‘Restart’.

L’agevolazione consiste in contributi a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili, che possono essere per investimenti o di gestione. Il progetto presentato dalla piccola e media impresa interessata alla concessione deve essere compreso tra i 25mila euro e 1 milione. Deve inoltre riguardare la creazione di nuove imprese o la riqualificazione di imprese già esistenti.

 

Le spese ammissibili

L’obiettivo del progetto deve puntare alla valorizzazione turistica del patrimonio naturale, culturale e storico aquilano. Deve riguardare la creazione di micro-sistemi turistici integrati con accoglienza diffusa o la commercializzazione dell’offerta turistica attraverso servizi innovativi.

La data di apertura dello sportello non è ancora stata comunicata dal ministero. Ecco di seguito, intanto, le voci di spesa ammissibili per investimenti e gestione.
 

Investimenti
Ristrutturazione di immobili entro il limite massimo del 50% del valore complessivo degli investimenti previsti. Il limite è elevato al 70% per i programmi di investimento aventi a oggetto lo svolgimento di attività di ricettività turistica.
Attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti.
Beni immateriali a utilità pluriennale.
 

Gestione

Materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo.
Utenze e canoni di locazione per immobili.
Oneri finanziari connessi all’avvio dell’attività agevolata.
Prestazioni di servizi.
Costo del lavoro, relativo all’incremento di personale connesso all’attività agevolata.
Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionale alla realizzazione dell’attività agevolata.
 
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Conflavoro PMI  all’indirizzo info@conflavoro.it.

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