Conflavoro / Archivio Conflavoro / Notizie / Coronavirus / Turismo, Coronavirus: per USA Italia e Cina sono uguali, soluzione Governo è congelare un mese versamenti imprese
Breaking News

Turismo, Coronavirus: per USA Italia e Cina sono uguali, soluzione Governo è congelare un mese versamenti imprese

Array
Breaking News

Turismo, i CDC statunitensi sconsigliano (livello 3) il nostro Paese così come fanno con Corea del Sud e Iran

Nel decreto coronavirus che ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri c’è un capitolo dedicato al turismo in tutta Italia. Si provvede alla sospensione dei versamenti fino al 31 marzo 2020. Come previsto già per la zona rossa, i pagamenti congelati dovranno essere saldati in un’unica soluzione senza interessi entro il 30 aprile.

Conflavoro Pmi aveva chiesto per il turismo particolare attenzione durante i tavoli ministeriali. Le disdette delle prenotazioni non si contano e le imprese rischiano il tracollo economico a prescindere dalla loro zona di attività. Ma le imprese del settore si aspettavano e si aspettano molto di più, che un provvedimento ad hoc del genere.

Del resto è proprio il turismo in scala nazionale, così come le micro Pmi di ogni settore, ad avere la peggio innanzitutto sotto il profilo dell’immagine. Gli Stati Uniti, tramite il sito governativo dei Centers for Disease Control and Prevention, ovvero i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie che controllano la sanità pubblica in USA, hanno sconsigliato ai suoi cittadini i viaggi in Italia a causa del Covid-19 (clicca qui per il comunicato).

Il nostro Paese, infatti, è classificato Livello 3 come Cina, Iran e Corea del Sud. Rischiamo così di pagare pesantemente la corsa all’allarmismo degli ultimi giorni dei media e delle nostre stesse istituzioni.

Il Consiglio dei ministri di palazzo Chigi, come detto, nelle stesse ore ha deciso con il decreto coronavirus la sospensione dei versamenti di ritenute, contributi e premi per il settore turistico-alberghiero di tutta Italia.

Coinvolte nel provvedimento le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator con domicilio fiscale, sede legale od operativa nel territorio dello Stato. Si tratta, è la stima, di una sospensione pari a 58 milioni per il solo mese di marzo. Denaro che, ricordiamo, le imprese dovranno saldare in un’unica soluzione entro il 30 aprile 2020.

Scopri le altre nostre convenzioni