+PMI Registrare un marchio: come si fa? Quanto costa?Registrare un marchio significa creare un’esclusiva assoluta su di esso e da quel momento nessuno potrà utilizzarlo senza il consenso del proprietario martedì 18 Aprile 2023venerdì 21 Aprile 2023 Array Un’azienda deve essere prima di tutto riconoscibile; i prodotti stessi devono presentare segni distintivi così da permettere ai clienti che li acquistano di rendersi “fieri” e riconoscibili. La prima cosa da fare dunque per rendere la propria azienda unica, è registrare il proprio marchio. Nell’articolo 7 del Codice Italiano della Proprietà Industriale si dà la definizione di marchio: “possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti: a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese; ad essere rappresentati nel registro in modo tale da consentire alle autorità competenti ed al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare. Registrare un marchio significa creare un’esclusiva assoluta su di esso e da quel momento nessuno potrà utilizzarlo senza il consenso del proprietario. La registrazione ha validità di dieci anni. Una volta trascorsi, può essere nuovamente rinnovata per altri dieci anni e comunque senza limiti temporali. Vediamo di seguito una sintesi di tutti i requisiti da rispettare per permettere la registrazione. Chi può registrare un marchio Chiunque può fare domanda per la registrazione: titolari di partita Iva, aziende, privati. I titolari di un marchio possono essere anche più soggetti insieme. Quali sono i requisiti per registrare un marchio Il marchio deve rispettare tre requisiti fondamentali: originalità; verità (senza segni che ingannano il consumatore); liceità (non deve andare contro la legge e contro il buon costume…) Per originalità si intende la sua capacità distintiva, che lo renda idoneo a distinguere un prodotto dagli altri. Non possono quindi essere utilizzati come marchi: le denominazioni generiche o la figura generica del prodotto; le indicazioni descrittive dei caratteri essenziali come la qualità, la quantità o la destinazione; i segni di uso comune. Come faccio a registrare un marchio? A chi mi rivolgo? Per registrare un marchio italiano bisogna rivolgersi alla Camera di Commercio e Artigianato oppure sul portale UIBM scaricando il Modulo C. Il Modulo C è un documento con il quale si richiede la verifica del marchio attraverso una raccomandata a/r o con procedura telematica. Per la registrazione di un marchio europeo bisogna rivolgersi all’EUIPO inoltrando la domanda con modello cartaceo o per via telematica. La domanda di registrazione del marchio internazionale invece deve essere inoltrata all’Ente OMPI o WIPO per via telematica compilando il modulo ufficiale. Dopo la verifica effettuata dall’ente competente, una volta accettata la registrazione, il titolare è tenuto all’utilizzo del marchio entro 5 anni, pena sarà la decadenza del marchio per non uso. Quanto costa registrare un marchio I costi previsti per la registrazione di un marchio in Italia sono: 101 euro di tassa di registrazione comprensiva di 1 classe; 34 euro di tassa per ogni classe aggiunta; 16 euro per la marca da bollo da applicare sul modulo di richiesta originale; 40 euro per le spese amministrative (non previste nella procedura telematica). I costi di registrazione di un marchio europeo sono: 850 euro di tassa di registrazione comprensiva di 1° classe; 50 euro di tassa per la seconda classe aggiunta; 150 euro di tassa per la terza classe aggiunta; 150 euro di tassa di supplemento per ogni classe aggiuntiva. I costi previsti per la registrazione di un marchio internazionale variano perché la tassa da pagare varia a seconda del Paese di appartenenza. Di base però, per registrare un marchio internazionale, occorre coprire i seguenti costi: 135 euro di tassa di deposito e la tassa OMPI. La tassa Ompi può essere di due tipi: 532 Euro per registrare un marchio denominativo per una sola categoria di prodotti; 736 Euro per registrare un marchio figurativo per una sola categoria di prodotti. Conflavoro PMI offre alle imprese associate l’affiancamento costante e il dialogo continuo con politica e istituzioni Scopri tutti i servizi che garantiamo subito ai nostri associati Iscriviti online La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto