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Start up, rifinanziato con 108 milioni l’incentivo Smart&Start

La misura agevola i progetti d’impresa per la produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things

Dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy due decreti per lo stanziamento di 108 milioni di euro per finanziare nuovamente Smart&Start Italia, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di startup innovative.

La misura agevola i progetti d’impresa per la produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things. 

L’incentivo Smart&Start Italia, gestito per conto del Ministero da Invitalia, è rivolto a startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa e imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

I progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.

Nello specifico, i decreti firmati dal Ministro assegnano:

  • 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile agli investimenti di startup innovative localizzate nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo;
  • 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” alle iniziative imprenditoriali innovative delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Smart&Start Italia, chi può accedere all’incentivo

La domanda dovrà avvenire per via telematica tramite il portale di Invitalia.

Possono richiedere l’incentivo:

  • le startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
  • i gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa;
  • le imprese straniere, che si impegnano a istituire almeno una sede in Italia.

Cosa finanzia Smart&Start

L’agevolazione può riguardare le seguenti categorie di spese:

  • immobilizzazioni materiali, impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, o tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, a patto che siano coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali per l’attività, ad esempio brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi per la realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa: progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa o relativi al marketing e al web-marketing, costi legati alle collaborazioni con organismi di ricerca per la realizzazione del piano d’impresa;
  • personale dipendente e collaboratori che rispettino i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

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