Breaking News Italia sottozero: non è un Paese per nuove imprese mercoledì 31 Gennaio 2018 Array Breaking News Saldo negativo tra un anno e l’altro nella nascita di nuove attività. Diminuiscono, però,anche le chiusure e l’apparenza è che l’economia sia in rilancio. Ecco i dati Unioncamere Sempre meno nuove imprese in Italia Nel 2017 in Italia, dati Unioncamere, 311.165 aziende hanno abbassato per sempre la saracinesca. E’ un dato allarmante che, seppur in calo costante dal 2013, sottolinea come le imprese del Belpaese stiano ancora navigando a vista in un mare troppo mosso. L’ampio numero di cessazioni di attività (nel 2016 furono appunto maggiori, pari a 322.134) va a braccetto con un numero sempre più basso di nuove aziende. Anche questo dato, infatti, è in costante calo dall’inizio della crisi. Nel 2016. infatti, in Italia hanno aperto 363.488 imprese, mentre nel 2017 sono state 356.875 (-1,8%). Il paradosso del segno negativo Numeri alla mano e fatti i dovuti calcoli, il 2017 è terminato con 45.710 imprese sopravvissute in più rispetto all’anno precedente (41.354 nel 2016; +0,75). Un saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni piuttosto costante dal 2015 a oggi. E’, tuttavia, il paradosso del segno negativo. In Italia, come abbiamo visto, nel confronto tra un anno e il precedente, il numero delle cessazioni di attività risulta calante. E però, da tempo, anche il numero di nuove imprese aperte in un anno risulta minore nel confronto coi 12 mesi precedenti. La consolazione, perciò, è davvero magra. Alti e bassi: i settori vitali e quelli morenti Rispetto all’anno precedente, il 2017 ha visto fiorire 10.355 nuove imprese in più legate al turismo (alloggi, ristorazione). Ed è proprio quello del turismo il settore maggiormente cresciuto. A seguire i servizi alle imprese (+7.206 nuove unità) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+5.494). Ancora in crisi, invece, l’edilizia (-1.913) e le attività manifatturiere (-2.648). Crescita al palo Risultato? Il sistema Italia è in completo stallo. Invece di incentivare la creazione di nuove imprese supportando al contempo quelle già esistenti, le istituzioni non riescono a dare il giusto aiuto agli imprenditori affinché l’economia riparta davvero. Da anni il Paese (a differenza dei vicini europei, basti vedere il confronto tra Pil) si trova nella fase assurda per la quale occorre quasi considerare una vittoria la sopravvivenza delle imprese esistenti. Una situazione, pertanto, che porta a considerare un successo l’abbassamento, pur risibile, del tasso di mortalità aziendale. E la crescita continua a restare al palo. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto